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Presidenziali USA 2016: Bloomberg candidato indipendente?

martedì 9 febbraio 2016, di Fiammetta Rubini

L’ex sindaco di New York Michael Bloomberg ha ammesso l’ipotesi, che già circolava da mesi, di una sua discesa in campo nelle presidenziali USA 2016 in veste di candidato indipendente. Il magnate statunitense irrompe così nelle elezioni americane proprio alla vigilia del voto nelle primarie del New Hampshire.

In un colloquio con il Financial Times, Bloomberg ha detto per la prima volta esplicitamente di star prendendo in considerazione l’idea di candidarsi per diventare il prossimo presidente USA. Il settantatreenne magnate a capo dell’impero dell’informazione che porta il suo nome correrebbe alla Casa Bianca come candidato indipendente, investendo i suoi soldi per la campagna elettorale.

La discesa in campo di Bloomberg potrebbe riempire un vuoto al centro del panorama politico, nonché cambiare radicalmente le carte in tavola delle presidenziali USA 2016.
Il termine ultimo utile per decidere se scendere in campo e partire con la campagna elettorale è stato fissato per l’inizio di marzo.

Perchè Bloomberg ha deciso di candidarsi alla Casa Bianca

Le dichiarazioni di Bloomberg arrivano dopo che il New York Times il mese scorso aveva riportato che l’ex sindaco di New York stava considerando una candidatura per contrastare l’ascesa di Trump, Cruz e Sanders.

Le ipotesi erano due: entrare in gara tra i democratici, o più probabilmente, una corsa da indipendente, investendo nella corsa alla Casa Bianca fino a 1 miliardo di dollari del suo patrimonio personale, stimato in 39 miliardi.

Al giornale newyorkese Bloomberg aveva spiegato di essere disgustato dal basso livello e dalla banalità del dibattito, da una parte e dall’altra. Tra Trump, Sanders e la stessa Clinton, non vedeva un solo candidato di valore, ribadendo che “gli americani meritano di meglio”. Così l’ex sindaco di New York ha chiesto ai suoi collaboratori di fare sondaggi di popolarità e analisi e di cominciare a stendere un piano per la sua candidatura.

Presidenziali USA 2016, Bloomberg ha speranze di vincere?

Bloomberg in passato è stato affiliato al partito democratico ma era diventato repubblicano in occasione della sua prima elezione a sindaco. Successivamente era diventato ufficialmente un indipendente.

Un suo ingresso nella campagna rappresenterebbe un colpo di scena, ma le malelingue dicono che i sondaggi di popolarità nazionale non stanno dando a Bloomberg i risultati sperati. Le sue posizioni per metà liberal e metà liberiste non convincerebbero abbastanza gli elettori, che quest’anno sembrano divisi abbastanza nettamente: chi vota a destra si butta su Trump, quelli di sinistra scelgono Sanders proprio in odio a Wall Street e ai miliardari come Bloomberg.

Bloomberg, però, è convinto di poter “dare agli americani quello che meritano”, inoltre potrebbe trovare molti consensi a Wall Street.

Nel decidere se candidarsi o no alle presidenziali USA 2016, dovrà comunque tenere in conto il fatto che nessun candidato indipendente né un terzo partito hanno mai vinto le elezioni presidenziali nella storia recente degli Stati Uniti.

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