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Prelievo forzoso in Italia? Non ci sarà. Chi lo dice?

giovedì 21 marzo 2013, di Federica Agostini

Negli ultimi giorni il caso Cipro e la proposta di un prelievo forzoso hanno scosso gli umori di investitori e risparmiatori. Che la soluzione del prelievo forzoso sia davvero il "precedente", e d’ora in avanti gli aiuti europei arriveranno soltanto insieme ad una espropriazione del denaro dai conti correnti depositati? E se toccasse proprio all’Italia?

Prelievo forzoso anche in Italia?

Ad accendere gli umori, il recente intervento del capo economista della Commerzbank che in un’intervista al tedesco Handelsblatt ha ipotizzato l’applicazione del prelievo forzoso del 15% sui depositi e titoli italiani per rifinanziare il debito Pubblico.

In un secondo momento, il ministro delle finanze della Svezia (ricordiamo che in Svezia c’è la Corona, non l’Euro), Andres Borg, si è scagliato contro l’Italia: il maggior pericolo per l’intera area Euro. Per quanto a Cipro e in Spagna la situazione possa essere preoccupante, non sarà mai come l’Italia, dove ancora non si riesce a formare un governo. Dice Borg: "Roma rappresenta un rischio significativo per l’economia globale".

Non se ne parla!

A questo punto arriva la risposta dei banchieri italiani. Nel pieno di una crisi della fiducia nel settore bancario, bisogna impedire che si diffonda il panico da prelievo forzoso che innescherebbe tra l’altro una corsa agli sportelli ed una fuga di depositi difficilmente controllabile.

Anche perché gli italiani sanno bene cos’è un prelievo forzoso, visto che nel 1992 il 6 per mille dei loro risparmi è stato versato nelle casse dello stato per impedirne la bancarotta. Il prelievo forzoso è già uno spettro del passato finanziario italiano.

Il prelievo non ci sarà: ecco chi lo dice

Antonio Pautelli, presidente dell’ABI, Associazione Bancaria Italiana, riferendosi alla possibilità di un prelievo forzoso sui conti degli italiani ha commentato "non se ne parla nemmeno", ed ha aggiunto:

"Commerzbank è una banca concorrente, dunque non mi sembra che abbia alcuna ufficialità per rappresentare la Repubblica Federale Tedesca."

Alessandro Profumo, presidente Monte dei Paschi di Siena, boccia l’idea:

"Una grande stupidaggine. Io personalmente sono favorevole a risolvere il problema del debito con una tassazione straordinaria, ma sicuramente che non riguardi i conti correnti."

Andrea Beltratti, presidente del consiglio direttivo Intesa Sanpaolo, spiega che pensare di applicare un prelievo forzoso sui conti correnti degli italiani è:

"Un’idea che non sta né in cielo, né in terra. Il caso di Cipro è molto diverso: ci sono interessi politici, c’è una situazione complessa, poco chiara anche per l’influenza della Russia e per i timori relativi alla provenienza di una parte dei fondi depositati presso l’isola."

Fabio Gallia, amministratore delegato BNL, boccia categoricamente l’assurda proposta Commerzbank: "non è un’ipotesi praticabile". E’ impossibile, ha spiegato il top manager, paragonare la situazione Italiana a quella Cipriota, quella del prelievo forzoso è un’ipotesi da non prendere nemmeno in considerazione.

"La priorità italiana è tornare a crescere. Questo è il tema importante. Perciò non parliamo di altre cose che non servono a nulla e non hanno alcun rilievo con la realtà."

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