Home > Altro > Archivio > Popolare di Vicenza: ci vorranno anni per i risarcimenti
Popolare di Vicenza: ci vorranno anni per i risarcimenti
martedì 7 novembre 2017, di
I creditori delle banche venete potrebbero aspettare anche degli anni prima di riuscire a ottenere i rimborsi.
A fare il punto della situazione in merito alla Popolare di Vicenza e a Veneto Banca, sono stati oggi i commissari liquidatori, Fabrizio Viola e Giustino di Cecco, ascoltati dalla commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario presieduta da Casini.
In settimana saranno anche riascoltati i vertici di Consob e Bankitalia, che nel corso della loro recente audizione erano caduti in alcune contraddizioni.
I creditori aspetteranno anni per i rimborsi
Davanti ai parlamentari che stanno cercando di fare luce sulla crisi che ha investito le due venete, finite ora sotto l’ala di Intesa Sanpaolo, Viola ha spiegato che i numeri all’attivo per la Popolare di Vicenza e Veneto Banca sono più o meno simili:
“Più dell’80-85% dell’attivo è costituito da crediti deteriorati, quindi solo una componente limitata è costituita da attivi finanziari e partecipazioni. La conclusione è che il rimborso del passivo dipenderà dalla recuperabilità dei crediti deteriorati”.
Le richieste di ammissione al passivo, come emerso dalle audizioni odierne, sono circa 6.200 e – garantiscono i liquidatori – verranno analizzate tutte.
Certo è, che i risparmiatori danneggiati per ottenere i dovuti risarcimenti potrebbero attendere anche anni. Ne è convinto Di Cecco, che ha aggiunto:
“Riceviamo moltissime sollecitazioni per coloro che sono creditori
e non rientrano nel perimetro delle passività cedute a Intesa i tempi di pagamento dipenderanno dai tempi di recupero dei crediti”.
Secondo alcune fonti stampa, le richieste di risarcimento a carico degli ex amministratori delle due venete potrebbero arrivare a 4 miliardi di euro, equamente suddivisi tra la Popolare di Vicenza e Veneto Banca.
L’elenco debitori è segreto
In apertura dei lavori, il presidente Casini ha voluto sottolineare che gli elenchi dei debitori delle due banche venete sono arrivate sul tavolo della commissione d’inchiesta ma “rivestono carattere segreto”.
In particolare, sui debitori della Popolare di Vicenza, si è soffermato Di Cecco sottolineando che sul totale delle sofferenze, circa 1,2 miliardi di euro sono le somme dovute dai primi 100 nomi della lista consegnata a Palazzo San Macuto.
Le altre 100 posizioni “a incaglio”, cioè debitori che hanno manifestato volontà di pagare, valgono 1,7 miliardi vale a dire il 40% del totale.
Bankitalia e Consob tornano davanti alla commissione
C’è attesa, intanto, per la seconda convocazione davanti alla commissione d’inchiesta del responsabile della Vigilanza di Bankitalia, Carmelo Barbagallo e del direttore generale della Consob, Angelo Apponi.
I due torneranno a Palazzo San Macuto giovedì 9 novembre e saranno chiamati a confronto diretto visto che la settimana scorsa nel corso dei loro interventi separati avevano fornito versioni diverse sulle attività di vigilanza sulle due banche venete.