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Playtech-Snaitech: “L’unione produrrà maggiori sinergie su ricavi e costi”
giovedì 19 aprile 2018, di
La notizia dell’acquisizione di Snaitech da parte di Playtech era stata salutata positivamente dai mercati.
Ora, l’amministratore delegato dell’azienda italiana, Fabio Schiavolin, che già aveva commentato con toni entusiastici l’operazione parlando di una grande opportunità di crescita, torna a spiegare al Sole 24 Ore i motivi per cui la business combination sarà anche un’occasione per produrre nuove sinergie aziendali ed economiche.
Il punto di forza dell’accordo? La valorizzazione della complementarietà delle due realtà che stanno per unirsi.
Nuove sinergie
Dall’unione di Playtech e Snaitech – la prima intende acquisire il 70,6% del capitale in mano ai principali azionisti della seconda al prezzo di 2,19 euro per azione, con successiva Opa volta al delisting – nascerà un nuovo gruppo che ambisce ad essere leader del mercato del gaming internazionale.
Inoltre, il matrimonio tra le due aziende, secondo Schiavolin “produrrà maggiori sinergie sul fronte ricavi che su quello dei costi”.
E i numeri stimati per questa nuova realtà non sono irrilevanti: si prevede, infatti, che i ricavi complessivi raggiungeranno quota 1,7 miliardi con un Ebitda da 548 milioni e un margine del 27%, oltre a un cash flow operativo intorno ai 347 milioni.
Da non dimenticare che nel 2017, la quotata italiana ha finalmente ritrovato l’utile, che mancava dal 2007, segnando un attivo di 27 milioni di Euro. Circostanza che ha permesso di gratificare i 585 dipendenti con un premio di risultato di 2.800 Euro.
Un’unione complementare
L’ad dell’azienda italiana ha inoltre dichiarato che
“L’unione tra Playtech e Snaitech è complementare perché il primo è un gruppo B2B leader nello sviluppo di piattaforme tecnologiche e contenuti di gioco con focus prevalentemente online, il secondo è un operatore B2C leader nel mercato italiano delle scommesse e delle gaming machine”.
Ma c’è di più. Schiavolin è inoltre convinto che
“grazie a questo accordo Playtech porterà al 78% la componente del margine operativo lordo derivante da business su mercati regolamentati”.
Infine, il manager italiano ritiene che il passaggio del controllo a un azionista industriale estero permetterà all’azienda “una visione prospettica di lungo termine”.
Da sottolineare che Fabio Schiavolin, come ribadito dalla stessa Playtech, rimarrà al suo posto così come anche gli altri membri chiave del senior management di Snaitech, considerati parte integrante della transazione. Non è previsto inoltre che nuovi direttori saranno proposti al Playtech Board in seguito alla transazione.
I tempi dell’operazione
Ricordiamo che l’acquisizione iniziale di Snaitech da parte dell’azienda inglese specializzata nei servizi tecnologici per il gioco online verrà completata entro il terzo trimestre 2018, mentre l’offerta di acquisizione obbligatoria verrà completata entro il quarto trimestre del 2018.
L’operazione, ha dichiarato nei giorni scorsi Mor Weizer, Amministratore Delegato di Playtech,
“Rappresenta la continuazione della nostra strategia di investimento nei principali marchi in Italia un mercato regolamentato in rapida crescita. L’acquisizione rappresenta un obiettivo strategico che permetterà di migliorare la qualità e di diversificare i ricavi del Gruppo, creando un operatore B2B2C verticalmente integrato nel più grande mercato europeo del gioco”.
Nata come network di agenzie, Playtech si è evoluta puntando alle scommesse online. Il suo fondatore e maggiore azionista privato è magnate israeliano Teddy Sagi, mentre tra gli azionisti figurano anche diversi fondi istituzionali come Fidelity e T Rowe Price.