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Italia: anche Commissione Ue e OCSE taglieranno stime sul Pil

martedì 22 gennaio 2019, di C. G.

Dopo Bankitalia e dopo il FMI, anche la Commissione europea e l’OCSE potrebbero presto rivedere al ribasso le stime di crescita italiana.

Un peggioramento delle previsioni aggiungerebbe benzina sul fuoco delle preoccupazioni emerse nelle ultime settimane, durante le quali i segnali di rallentamento dell’economia hanno interessato non soltanto l’Italia, ma il mondo intero.

Nel caso del Belpaese, però, qualcuno ha addirittura parlato di una possibile recessione tecnica che nell’estate del 2019 renderà necessaria una manovra correttiva.

Commissione Ue: Moscovici conferma revisione stime su Pil Italia

A confermare la frenata dell’economia italiana è stata anche la Commissione europea tramite Pierre Moscovici in un breve intervento antecedente la riunione dell’Ecofin:

“Tra qualche settimana rivedremo le stime di crescita per l’Italia e l’Unione europea”,

ha tuonato il commissario europeo agli affari economici.

Anche in questo caso, ovviamente, la revisione delle stime sul Pil italiano sarà al ribasso. In altre parole la Commissione europea confermerà quanto già anticipato dal Fondo Monetario Internazionale e dal team di Visco: l’Italia non riuscirà a rispettare le stime del Governo e crescerà meno del previsto.

In autunno l’esecutivo comunitario aveva previsto per l’Italia un Pil all’1,2% per il 2019 e all’1,3% per il 2020. Nonostante abbia confermato un peggioramento dell’outlook, Moscovici non ha fornito indicazioni aggiuntive sull’entità della revisione.

In forse l’OCSE

Dubbi sulla crescita dell’Italia anche da parte dell’OCSE. Il segretario generale Angel Gurria ha risposto con un "forse sì, vedremo" alla stampa desiderosa di sapere se anche l’organizzazione procederà ad una revisione ribassista delle stime sul Pil nostrano.

Il tutto dopo il taglio già operato lo scorso anno, quando la crescita dell’Italia è stata rivista all’1% nel 2018 e allo 0,9% nel 2019 (-0,2 punti percentuali in entrambi i casi).

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