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Petrolio Wti sui minimi a 4 mesi sotto 95 dollari al barile. Aumenta lo spread con il Brent
lunedì 4 novembre 2013, di
Momento difficile per il mercato del petrolio, che da qualche settimana sta sperimentando una costante discesa delle quotazioni. Venerdì al Nymex il future sul petrolio Wti ha chiuso la seduta con una flessione dell’1,84% a 94,61 dollari al barile, scendendo sui livelli più bassi da oltre 4 mesi a 94,36 dollari. Stanotte sui mercati asiatici, complice l’assenza delle contrattazioni sui mercati di Tokyo e Singapore, chiusi per festività, il greggio americano si è mosso poco ed è rimasto sotto i 95 dollari al barile, confermando un’area di minimo a 94,30 dollari. Negli ultimi due mesi il petrolio americano ha perso più del 13% del proprio valore, ampliando lo spread rispetto alla quotazione del petrolio Brent.
Venerdì il greggio del Mar del Nord ha chiuso la seduta con una pesante perdita del 2,7%, scendendo sotto 106 dollari al barile sui livelli più bassi degli ultimi tre mesi. Negli ultimi due mesi il petrolio Brent ha perso l’8,5%, facendo meno peggio rispetto al petrolio Wti. Ora lo spread tra Wti e Brent si è ampliato fino a oltre 11 dollari al barile. A far crollare le quotazioni del greggio è stato anche il dato della scorsa settimana sulle scorte settimanali di petrolio negli Stati Uniti, salite di oltre 4 milioni di barili a 383,87 milioni di barili. Gli analisti si aspettavano un incremento decisamente più basso, ovvero di 2,2 milioni di barili.