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Petrolio, previsioni OPEC: prezzo a 70,7$ nel 2020 e a 95,4$ nel 2040
mercoledì 23 dicembre 2015, di
Secondo l’ultimo World Oil Outlook (WOO) pubblicato dall’Opec, i prezzi del petrolio non toccheranno più quota 100$ per almeno i prossimi 25 anni. Le proiezioni del WOO infatti indicano un prezzo (in termini reali) di 70,7$ a barile per il 2020 mentre per il 2040 i prezzi del greggio dovrebbero salire a quota 95,4$ a barile. Sembra quindi per il momento molto improbabile che i prezzi del petrolio possano tornare ai picchi visti nel Giugno 2014.
WOO Opec: domanda di petrolio si rafforza, richiesta del 2040 sarà a 110 mln b/g
L’ultimo World Oil Outlook (WOO) pubblicato dall’Opec prevede delle stime di rialzo dei prezzi del greggio piuttosto lente. Secondo il WOO infatti, i prezzi del petrolio dovrebbero, in termini reali, salire a 70,7$ per il 2020 e a 95,4$ per il 2040. Queste stime si allontanano di molto dai picchi di prezzo registrati nel Giugno 2014, quando il petrolio quotava 114$ a barile.
I prezzi del petrolio quest’anno sono crollati, registrando quasi un dimezzamento del valore. Il declino dei prezzi del greggio è stato per larga parte causato dal mancato taglio della produzione imposto dai 12 membri dell’Opec, operato per cercare di mettere in difficoltà i nuovi potenziali concorrenti rappresentati da Stati Uniti, Russia e Canada.
La domanda di petrolio si è rafforzata grazie al calo dei prezzi di petrolio, tuttavia questo rafforzamento non è abbastanza sufficiente per sostenere il calo dei prezzi del greggio.
L’Opec, nella previsione sulla futura potenziale domanda di oro nero, stima che la domanda di petrolio crescerà a 97,4 milioni di barili giornalieri per il 2020 che corrisponde a un leggero aumento di 500.000 barili rispetto all’outlook dello scorso anno.
Per il 2040, invece, l’Opec stima una domanda totale vicina ai 110 milioni di barili giornalieri, in calo di circa 1 milione di barili rispetto all’ultima previsione.
La decisione dell’Opec di non tagliare la produzione è stata largamente considerata come una mossa per cercare di tenere fuori dal mercato i nuovi potenziali concorrenti, rappresentati per la maggior parte da Russia, USA e Canada.
L’obiettivo dell’Opec è quello di far abbassare i prezzi del petrolio il più possibile, in modo che i Paesi rivali (soprattutto quelli in cui la produzione di petrolio è molto costosa) non riescano a trarre profitto.
La strategia dell’Opec ha avuto successo verso alcuni Paesi rivali che stanno tendendo ad avere maggiori costi di produzione con conseguente diminuzione dei margini di guadagno.
Molti concorrenti dell’Opec hanno infatti deciso di tagliare alcuni impianti di perforazione e abbandonando i progetti di nuove basi di trivellazione. L’Opec sarà quindi pronta a riequilibrare la fornitura, diminuita dal contributo dei Paesi non-Opec:
“Nel WOO dello scorso anno, le forniture dei Paesi non-Opec erano previste in rialzo a 61,2 milioni di barili per il 2020. Questo numero è diminuito di 1 milioni di barili giornalieri, attestandosi a 60,2 milioni. Tutto questo, significa che per il 202, il petrolio prodotto dall’Opec dovrebbe essere pari a 30,7 milioni di barili al giorno che corrisponde ad un aumento di 1,7 milioni di barili”.
Questo è quanto si può leggere dalla nota di accompagnamento del WOO, firmata dal segretario generale dell’Opec Abdalla Salem El-Badri.
WOO Opec: investimenti fondamentali per il futuro, in arrivo nuove infrastrutture
Nella stessa nota, il segretario generale dell’Opec evidenzia l’importanza che rivestono gli investimenti dell’organizzazione. Con i rivali che tagliano impianti, abbandonano progetti e diminuiscono gli investimenti, l’Opec avverte che sarà di fondamentale importanza aumentare i fondi utili a costruire le infrastrutture che serviranno a soddisfare la futura domanda di petrolio.
El-Badri infatti scrive:
“Se i segnali di investimento non verranno lanciati nel breve termine, vi è la possibilità che il mercato capisca che non ci sono abbastanza capacità ed infrastrutture per incontrare la futura crescente domanda di petrolio. Questo potrebbe avere dei forti impatti negativi sui prezzi.”
L’organizzazione petrolifera nel WOO segnala che è pronta a fare gli investimenti necessari per lo sviluppo di nuovi canali upstream in modo di aumentare il numero di fonti di greggio. L’Opec inoltre ha dichiarato di essere pronta a impossessarsi della fetta di mercato lasciata vuota dai competitor schiacciati dai livelli di prezzo troppo bassi.
Infatti, nel WOO si stima che la crescita della produzione media giornaliera dell’Opec dal 2015 al 2040 aumenterà di 10 milioni di barili contro i soli 3 milioni dei Paesi concorrenti.
Fonte: Cnbc.com