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Pensioni, novità: la riforma delle pensioni aumenterà il debito

venerdì 28 ottobre 2016, di Luca Secondino

Pensioni, novità: la riforma delle pensioni aumenterà il debito pensionistico.
La riforma delle pensioni, contenuta nel testo della legge di Stabilità 2017, è ora al varo delle Camere e sembra già partita con il piede sbagliato.

A puntare il dito contro la riforma delle pensioni è il presidente dell’Inps Tito Boeri, precisando quanto la manovra per modificare il sistema pensionistico si dimostrerà più onerosa del previsto andando a danneggiare il debito nei prossimi anni.

Molte sono le misure previste dalla riforma delle pensioni, novità che agevolano alcune fasce di lavoratori a rischio e che sono state confermate nella proposta di legge presentata dal Governo al Parlamento.

La legge di Stabilità 2017 sarà varata entro la fine dell’anno e soltanto in quel momento si avrà la certezza di quali modifiche saranno contenute nella riforma delle pensioni. Per ora, il Governo ha confermato l’introduzione dell’anticipo pensionistico Ape e Ape Social, della Quota 41, della Quota 96 e del cumulo gratuito, oltre che a nuove agevolazioni per i lavoratori addetti a mansioni usuranti.

Oltre alle misure per la pensione anticipata, la riforma delle pensioni contiene novità come l’aumento della Quattordicesima per i trattamenti minimi e l’ottava salvaguardia per i lavoratori esodati. Pensioni, novità: tutte queste modifiche comportano una spesa previdenziale non indifferente che secondo il presidente Inps, Tito Boeri, aumenterà il debito pensionistico di quasi 50 miliardi in due anni.

Quali sono le misure più onerose previste dalla riforma delle pensioni? Come aumenterà il debito pensionistico? Ecco tutte le risposte.

Pensioni, novità: la riforma delle pensioni aumenterà il debito

La riforma delle pensioni contenuta nel testo della legge di Stabilità aumenterà di diversi milioni di euro il debito pensionistico in Italia. A dirlo è il presidente dell’Inps, Tito Boeri, in una lunga intervista al Corriere della Sera. Boeri ha messo in allarme su come la manovra finanziaria prevista per le pensioni metta a dura prova il debito, soggetto a un aumento di oltre due punti.

In generale il giudizio di Boeri sulla riforma delle pensioni è buono, specialmente per le agevolazioni alla pensione anticipata come il cumulo gratuito. Le altre misure rischiano invece di indebolire ancora di più le future generazioni di lavoratori provocando un aumento del debito pensionistico.

Pensioni, novità: Boeri punta il dito su una flessibilità in uscita dal mondo del lavoro non sostenibile e troppo onerosa. In particolare, gli interventi sulla Quattordicesima, sui lavoratori precoci e soprattutto la sperimentazione dell’Ape e dell’Ape Social fino al 2018. Tutte novità che possono aumentare il debito pensionistico di circa 20 miliardi.

Questo aumento è stimato senza contare che nella riforma delle pensioni ci sono anche i costi legati all’innalzamento della no-tax area per i pensionati e legati ai crediti di imposta per l’Ape di mercato. In generale, l’intera manovra potrebbe chiedere uno sforzo ancora maggiore alle generazioni future.

Pensioni, novità sulla riforma: le misure più onerose

Secondo il presidente Inps, Tito Boeri, tra le misure più onerose della riforma delle pensioni c’è l’Ape in tutte le sue varianti più o meno agevolate come l’Ape Social.

Ciò che preoccupa di più di questo provvedimento è la natura sperimentale. Difficile infatti immaginare che dal 2018 i potenziali beneficiari potranno farne a meno senza fare pressioni al Governo. Anzi è molto probabile immaginare che già dal prossimo anno sarà richiesta un’estensione di platea per l’anticipo pensionistico con il prestito.

Inoltre l’Ape Social non ha ancora una categoria di riferimento ben delineata, e questo potrebbe consentire una riapertura delle liste se non nel primo anno di sperimentazione nel secondo, e portare la spesa pensionistica su valori molto alti.

Pensioni, novità: Tito Boeri non boccia la riforma delle pensioni, ma spinge per misure alternative soprattutto nei casi di assistenza ai disabili, esortando misure che non gravino sul debito previdenziale.

Pensioni, novità: il progetto di riforma di Boeri e il taglio del debito

Nelle proposte che si sono accavallate nei mesi precedenti per riformare il sistema pensionistico italiano, c’era stata anche quella dell’Inps di Tito Boeri. La riforma, con un costo leggermente inferiore di quella promossa dal Governo, ma con un impatto sul debito decisamente inferiore, prevedeva oltre alle agevolazioni, un taglio minimo percentuale sulle pensioni con assegni superiori ai 5mila euro al mese lordi.

Sarebbe stato un taglio soltanto su categorie di pensionati medio alte e con quel taglio si sarebbe provveduto ad estendere le pensioni per le categorie più disagiate.
L’impatto sociale non sarebbe stato gravoso e neanche il debito, ricorda Boeri.

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