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Pensioni, novità: Forze Armate in rivolta, avviato il ricorso contro la Riforma Fornero

giovedì 19 gennaio 2017, di Simone Micocci

Pensioni Forze Armate, ultime notizie: inizia il ricorso contro la “Riforma Fornero”, ecco chi può partecipare.

Nei giorni scorsi abbiamo fatto un approfondimento sui requisiti per andare in pensione nel caso in cui non ci fosse stata la tanto discussa Riforma Fornero. Oggi torniamo a parlare della riforma delle pensioni completata dal Governo Monti perché in questi giorni le Forze Armate (e non solo) si stanno riunendo per fare ricorso contro il blocco della rivalutazione delle pensioni introdotto dalla Fornero.

Ne dà notizia ForzeArmate.org, portale molto affidabile per quanto riguarda questo tipo di notizie. Le Forze Armate, quindi, hanno deciso di riunirsi per far guerra alla “Riforma Fornero”.

Questo perché la Corte Costituzionale con la sentenza 70/2015 ha dichiarato incostituzionale il blocco della perequazione per i collocati in congedo e per questo si cercherà di restituire ai pensionati quanto gli spetta.

Ma chi può aderire al ricorso? Come fare per aderire? Ecco tutte le informazioni relative al ricorso contro il blocco delle pensioni previsto dalla “Riforma Fornero”.

Pensioni Forze Armate: chi può aderire al ricorso?

Il ricorso si basa sulla sentenza della Corte Costituzionale che ha il dichiarato illegittimo il blocco della perequazione per i collocati in congedo. Lo scopo del ricorso è di far restituire ai pensionati quanto gli spetta. E l’importo spettante va considerato per tutta la durata futura del trattamento pensionistico.

Al ricorso possono aderire, oltre al personale delle Forze Armate, anche le forze di Polizia e i dipendenti civili in pensione.

Ci sono però dei requisiti necessari per poter aderire al ricorso. Nel dettaglio, questo riguarda tutti coloro che percepiscono, dal dicembre del 2011, una pensione superiore a 1.450€ lordi, e che siano vittime del blocco della rivalutazione delle pensioni introdotto con la Riforma Fornero.

Può ricorrere anche chi percepisce una pensione con importo lordo pari o superiore ai 3.000€, poiché anche in questo caso ha subito il blocco delle pensioni e quindi ha diritto a percepire gli arretrati e a una rivalutazione futura della pensione. Bisogna sottolineare che non è previsto alcun tetto massimo per l’importo della pensione, oltre il quale non si ha diritto a ricorrere.

Sono esclusi dal ricorso, invece, coloro che percepiscono una pensione inferiore ai 1.450 euro poiché in questo caso la rivalutazione non è stata bloccata. Si ricorda che non possono partecipare neppure coloro che sono andati in pensione dal 1 gennaio del 2014.

Pensioni Forze Armate: l’INPS dice no al ricorso

In realtà quello di cui ci dà notizia ForzeArmate.org non è il primo ricorso per ottenere la rivalutazione delle pensioni. Infatti, già nei giorni successivi alla sentenza della Corte Costituzionale, molti sindacati hanno fatto la richiesta all’INPS per ottenere quanto gli spetta.

L’Istituto, però, ha rigettato la loro richiesta, per quale motivo? Secondo l’INPS la richiesta è da giudicare inammissibile perché già con il decreto legge 65/2015 (il cosiddetto Decreto Renzi) aveva concesso un rimborso parziale degli arretrati.

Infatti, dopo che la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il blocco delle rivalutazioni per le pensioni con importo superiore a 1.400€ lordi, riconoscendo per i pensionati il diritto di ricevere gli arretrati, il Governo Renzi corse ai ripari rimborsando, ma solo in misura parziale, quei pensionati che ne avevano diritto. Nel dettaglio i rimborsati furono solamente coloro che percepivano una pensione inferiore ai 2.800€ lordi.

Un decreto che secondo i sindacati non è stato sufficiente per risolvere i problemi sorti a causa della riforma pensioni attuata dalla Fornero ed è per questo che nei mesi successivi c’è stata una pioggia di ricorsi con cui è stato richiesto il rimborso integrale.

L’INPS, però, ha rigettato l’istanza, dichiarando che “l’Istituto ha già pienamente adempiuto dando puntuale esecuzione alle previsioni contenute nel dl n. 65/2015 convertito in legge n. 109/2015 che disciplinano la materia”.

Come abbiamo visto, però, la partita non è ancora chiusa perché nei prossimi mesi ci saranno dei nuovi ricorsi. Ad esempio, c’è quello organizzato da SideWeb e promosso da ForzeArmate.org. Per avere informazioni su come partecipare trovate tutto quello che vi serve sul sito che ha organizzato il ricorso.

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