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Pensioni news: Opzione donna, esodati e precoci, il punto della situazione

venerdì 24 marzo 2017, di Stefania Manservigi

Continuano a susseguirsi le news sulle pensioni dopo l’incontro di ieri tra Governo e sindacati, durante il quale si è parlato della riforma e dei decreti attuativi.
La priorità per l’esecutivo, quindi, sembra essere quella di arrivare il prima possibile alla firma dei provvedimenti: i tempi stringono e le misure di pensione anticipata approvate con la Legge di Stabilità dovranno entrare in vigore a partire dal 1° maggio 2017.
Sciolto il nodo dei decreti attuativi si potrà iniziare a dare il via alla fase due della riforma delle pensioni, come annunciato dal Ministro del Lavoro Giuliano Poletti.
Ad attendere risposte sono però alcune categorie di lavoratori rimaste escluse dalla recente riforma delle pensioni che, nella giornata di ieri, in concomitanza con il confronto al Ministero del Lavoro, sono scese in piazza per rivendicare i propri diritti.
Tra queste ci sono le lavoratrici donne che chiedono la proroga di Opzione donna al 2018, gli esodati rimasti esclusi dall’ottava salvaguardia e i lavoratori precoci che chiedono l’estensione della Quota 41 a tutta la categoria.
Dopo l’incontro di ieri qual è il punto della situazione?

Pensioni news: proroga Opzione donna, la strada è in salita
Le lavoratrici donne hanno risposto in massa alla chiamata e, nella giornata di ieri, sono scese in piazza per rivendicare il loro diritto alla proroga di Opzione donna al 2018. Ad organizzare la manifestazione è stato il Comitato "Opzione Donna Proroga al 2018", e alla stessa ha aderito anche il Movimento Opzione Donna che da mesi si batte in prima linea per la causa. In particolare le lavoratrici chiedono che i residui di risorse non spese rispetto a quelle stanziate, che sono stati certificati dall’Inps, vengano utilizzati per garantire la proroga di Opzione donna al 2018, come promesso inizialmente.
La questione sembra però complicata: l’esecutivo per ora non si è mai sbilanciato sulla possibilità di proroga del regime sperimentale che, ad oggi, risulta concluso al 31 dicembre 2015. Il Governo per il momento ha aperto solo sulla possibilità di introdurre una forma di pensione anticipata al femminile, una sorta di Ape, che tenga conto dei lavori di cura svolti dalle donne.
Una soluzione, questa, che non incontra il favore delle lavoratrici donne che si stanno battendo a favore della proroga di Opzione donna e che pretendono risposte dal Governo. Al fianco delle lavoratrici si è schierato anche l’On. Walter Rizzetto, vice Presidente della Commissione Lavoro alla Camera, che ha sottolineato come una parte della politica appartenente alla maggioranza si sia schierata contro la proroga, e ha poi confermato il suo impegno nel portare avanti la questione alla Camera.
La strada sembra dunque in salita, ma l’ultima parola potrebbe non essere detta: non resta che seguire i prossimi sviluppi sulla proroga di Opzione donna al 2018.

Pensioni news: esodati e precoci, Rizzetto appoggia la causa
L’On. Walter Rizzetto, deputato di Fratelli d’Italia, si è schierato a favore anche delle cause dei lavoratori precoci e degli esodati. I lavoratori precoci sono scesi in piazza per rivendicare il diritto alla Quota 41 per tutti: la Quota 41 inserita nella Legge di Stabilità non ha infatti mai incontrato i favori della categoria, che considera 41 anni di contributi sufficienti per poter andare in pensione anticipata. Dello stesso avviso è anche Rizzetto, che ha dichiarato come sia inconcepibile che con 41 anni di contributi un lavoratore non possa andare in pensione. Il Governo sembra però per ora intenzionato a portare avanti la Quota 41 ristretta a poche categorie di precoci, valutando eventualmente un’apertura alle richieste mosse dai sindacati per quanto riguarda la questione dei lavori gravosi.
Altro problema da affrontare è quello degli esodati: il Governo ha ripetuto più volte come l’ottava salvaguardia approvata con la riforma delle pensioni sia da ritenersi anche conclusiva. In realtà, però, sono molti gli esodati che sono rimasti esclusi e che si ritrovano ora senza tutele. A tal proposito si è espresso sempre l’On. Rizzetto, che ha denunciato la necessità di rivedere completamente la Legge Fornero entro la fine di questa legislatura.
Il Governo accoglierà le richieste?

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