Pensioni 2016, medici, magistrati e professori universitari: requisiti e deroghe specifiche

A seguito dell’entrata in vigore delle nuove soglie dell’età pensionabile, previste per il 2016 in base all’adeguamento dell’età pensionabile alla speranza di vita, previsto dal DM del 16 Dicembre 2014, e reso operativo solo pochi giorni dalla circolare 63/2015 dell’INPS cambiano anche i requisiti previsti per le pensioni dei lavoratori della pubblica amministrazione.

Il provvedimento dell’INPS prevede che, dal 2016, per ottenere la pensione saranno necessari 4 mesi in più di lavoro e che, sempre dal prossimo anno, in linea generale l’età per ottenere le pensioni sarà elevata a 66 anni e 7 mesi.

Specifici requisiti per le pensioni nel 2016, sono previsti per tutti quei comparti che prevedono deroghe ai requisiti generali previsti dall’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO). Dopo aver considerato il caso delle Forze Armate, in questo articolo ci occupiamo dei dirigenti medici, dei magistrati e dei professori universitari.

Dirigenti Medici
Per quanto riguarda i Dirigenti del comparto Sanità, quindi, sia i Dirigenti Medici e del ruolo sanitario, sia i responsabili di strutture complesse, per ottenere la pensione di vecchiaia sono previsti i seguenti requisiti:

• al compimento dei 65 anni di età anagrafica;
• oppure su richiesta del soggetto, dopo aver maturato almeno 40 anni di servizi e comunque non oltre i 70 anni di età;

Magistrati
Viene previsto il requisito dei 70 anni di età, per la pensione di vecchiaia.

Professori Universitari
In questo caso, sempre per ottenere la pensione di vecchiaia, sono previsti requisiti anagrafici differenti, in base alla qualifica professionale:

• Professori di prima fascia = 70 anni di età;
• Professori di seconda fascia = 65 anni di età; in questo caso è previsto che i professori associati possano proseguire l’attività lavorativa fino ai 70 anni di età, esercitando l’opzione prevista dalla L. 230/05;
• Ricercatori Universitari = 65 anni di età.