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Pensione 2015: l’INPS applica un conguaglio da rinnovo sugli assegni. Ecco a quanto ammonta e perché
mercoledì 4 febbraio 2015, di
Se il 2014 per i pensionati non era stato un anno fortunato, il 2015 non si apre nel migliore dei modi.
Il primo assegno del nuovo anno ha infatti un importo inferiore rispetto a quello di dicembre. Perché? Perché nell’ultima rata è stata applicata in molti casi una trattenuta denominata "conguaglio pensione da rinnovo". Nel 2014 infatti la perequazione automatica, cioè il meccanismo in base al quale il trattamento previdenziale viene rivalutato, ha avuto un effetto negativo. Il risultato in cifre si traduce con una sottrazione di 12 euro ogni 1.000 euro di pensione che l’INPS ha provveduto a trattenere mediante il conguaglio sopra citato.
Ma c’è di più, perché i 12 euro in meno non verranno applicati solo sull’assegno di gennaio, ma anche su quello di febbraio. Questo quanto si legge nella Circolare numero 1/2015 pubblicata sul sito dell’INPS.
Facendo un po’ di conti dunque, i titolari di pensione minima, sarebbe a dire di un assegno pari a 500 euro lordi al mese, riceveranno 5,40 euro in meno. Sugli assegni di 1.500 euro, la trattenuta sarà di 16 euro.
Tutto ciò perché il calcolo statistico applicato dall’INPS non ha rispettato le previsioni. Al calcolo del trattamento previdenziale infatti, si applica un indice di rivalutazione basato sull’adeguamento della pensione all’inflazione registrata nel corso dell’anno precedente e conteggiata con l’indice dei prezzi al consumo rilevato dall’Istat.
Il dato provvisorio applicato dall’INPS sugli assegni del 2014 è stato pari all’1,2% a fronte di un dato definitivo all’1,1%. A questo punto, dato il livello dell’inflazione più basso del previsto, la perequazione automatica è risultata negativa di un decimale di punto e l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale deve riprendersi quanto ha dato in più.
Questo il motivo delle trattenute sugli assegni di gennaio e di febbraio 2015, una decurtazione minima, per carità, che però conferma il trend negativo degli ultimi anni. Tanto più se si considera che, in base agli indici di rivalutazione previsto per il 2015, la perequazione automatica per l’anno in corso prevederà un aumento pari solo allo 0,3%.
Ricordiamo che la suddetta rivalutazione si applica agli assegni fino a 1.502,63 euro lordi al mese (vale a dire fino a tre volte il minimo). Per le pensioni superiori, comprese tra tre e quattro volte il minimo, la rivalutazione sarà invece dello 0,285%
Si scende ancora di più sui trattamenti previdenziali il cui importo è situato nella forchetta compresa tra quattro e cinque volte il minimo: in questo caso il tasso sarà dello 0,225%. Tra cinque e sei volte il minimo si applica lo 0,15%, mentre gli assegni oltre sei volte il minimo verranno rivalutati dello 0,135 per cento.
Per saperne di più leggere: Rivalutazione pensioni 2015: l’INPS pubblica le fasce di reddito e gli importi per il 2014 e il 2015