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Pensione anticipata per disoccupati e esodati: le misure allo studio del MEF per la Legge di Stabilità 2016
lunedì 21 settembre 2015, di
In un’intervista rilasciata dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan viene anticipata una possibile soluzione al problema degli esodati che potrebbe trovare posto già nella prossima Legge di Stabilità: una soluzione creativa che risuscita lo strumento della pensione anticipata, messo da parte nei giorni scorsi, per applicarlo ai soli casi dei disoccupati prossimi al momento della pensione.
La notizia di un possibile intervento ad hoc per la pensione anticipata di esodati e di disoccupati comunque prossimi all’uscita dal mondo del lavoro è stata data dal titolare di Via XX Settembre in un’intervista rilasciata al quotidiano Repubblica, a margine del Consiglio dei Ministri tenutosi lo scorso venerdì, in cui l’Esecutivo ha dato il via libera alla nota di aggiornamento del DEF, il documento che va ad aggiornare le previsioni economiche e definisce i margini di intervento per la prossima Legge di Stabilità.
I criteri per gli interventi sulle pensioni
Riguardo alla flessibilità in uscita e alla riforma delle pensioni, momentaneamente accantonata, sono circolate nei giorni scorsi voci su presunte contrapposazioni tra Renzi e Padoan: da un lato un Premier che vorrebbe introdurre già nella legge di stabilità delle misure in tal senso, dall’altra un ministro dell’Economia che tiene stretti i cordoni dalla borsa su un intervento particolarmente pericolo in cui l’accorciamento dell’età lavorativa dovrebbe avvenire in presenza di un aumento delle aspettative di vita della popolazione. Dopo la smentita arrivata dal MEF circa questa divergenza di opinioni in seno all’Esecutivo, il Ministro Padoan ha spiegato che, pur essendo
"il sistema pensionistico italiano è uno dei più robusti in Europa. Non lo diciamo noi, ma la Commissione Ue, con una valutazione che viene aggiornata continuamente"
Rimane fondamentale, per la tenuta dei conti pubblici, rispettare un principio cardine, in base al quale:
"vanno legate le prestazioni pensionistiche alla durata del tempo di lavoro e alla aspettativa di vita"
La ragione per cui una riforma delle pensioni è stata rimandata a data da destinarsi, potrebbe risiedere proprio qui: è necessario studiare a fondo le modalità di un intervento che potrebbe essere troppo pesante per le casse dello stato, dal momento si andrebbe ad anticipare il momento dell’uscita dal lavoro, stante un allungamento dell’età media.
Pensione anticipata per disoccupati
Nella Legge di Stabilità potrebbe però arrivare un assaggio della riforma delle pensioni, una prima applicazione dello strumento della pensione anticipata con flessibilità in uscita che consentirebbe di risolvere l’annosa questione degli esodati su cui recentemente si sono riaccesi i riflettori, una sorta di salvaguardia, riveduta e corretta, che consenta di sanare le situazione di conribuenti in stato di disoccupazione che faticano a trovare una nuova occupazione e che sono comunque vicini al momento della pensione. Secondo Padoan
"non c’è nulla di male a esaminare possibili correttivi che riguardano individui che si trovano vicini alla pensione ma con una prospettiva occupazionale difficile. Ma va considerato naturalmente che questo ha un costo e l’equilibrio di finanza pubblica deve essere mantenuto"
L’affermazione, abastanza vaga, viene parzialmente chiarita con un tweet del profilo del ministro Padoan in cui si afferma che:
’’sono possibili correttivi per chi è vicino ai requisiti ma in difficoltà con il lavoro’’
Flessibilità in uscita per esodati e disoccupati
Come potrebbe funzionare, all’atto pratico, la pensione anticipata con flessibilità in uscita per disoccupati ed esodati? Gli interessati sarebbero i soli contribuenti che:
- hanno perso il posto di lavoro e non riescono a trovare un’altra occupazione;
- sono comunque vicini al momento della pensione;
- hanno già esaurito, nel loro periodo di disoccupazione, gli ammortizzatori sociali previsti dall’ordinamento, come Naspi e Dis-Coll;
A tali contribuenti potrebbe essere assegnata la possibilità di uscire 2 o 3 anni prima dal mondo del lavoro anche se, chiaramente, rimane un grande punto interrogativo sulle condizioni.
La scorsa settimana la questione della pensioni anticipata era stata anticipata proprio per ragioni contabili che la rendevano scarsamente sostenibile dal punto di vista delle coperture economiche, de, quindi, potrebbe essere concessa la possibilità di un’uscita anticipata dal mondo del lavoro ai soli disoccupati ed esodati prossimi alla pensione, ciò avverrà sicuramente con un assegno pensionistico di importo più basso perché l’intervento dovrà avere un peso neutro per le Casse dello Stato, quanto meno nel lungo periodo.