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Pensione anticipata con prestito INPS: è questa la mini riforma di Letta?

mercoledì 8 gennaio 2014, di Valentina Pennacchio

Nelle novità definitive sul lavoro presenti nella Legge di Stabilità 2014 lo spazio dedicato alle pensioni è davvero esiguo. D’altra parte Giovannini era stato chiaro: nessuna controriforma Fornero, non ci sono le possibilità finanziarie.

Tuttavia all’orizzonte spunta un’ipotesi che potrebbe essere ricordata come la mini controriforma Fornero, la riforma delle pensioni targata Letta-Giovannini. Di che si tratta? Pensione anticipata con prestito INPS, cioé?

Pensione anticipata con prestito INPS

L’ipotesi che aleggia nell’aria avrebbe una ratio ben precisa, ovvero garantire la flessibilità su un duplice livello (oltre che arrestare il numero degli esodati):
 per i lavoratori che vogliono andare in pensione in anticipo;
 per le aziende che vorrebbero ringiovanire il proprio personale (togliendo dal limbo moltissimi giovani che faticano ad entrare nel mercato del lavoro).

Come funziona la pensione anticipata con prestito INPS? Il lavoratore che vuole andare in pensione, ma non ha ancora maturato i requisiti, che scatteranno comunque nel giro di 2-3 anni, potrebbe ricevere un assegno pensionistico, pari ad una determinata percentuale della propria retribuzione (pare si tratti di circa il 75%-80%), versato dall’INPS con un eventuale contributo dell’azienda.

Una volta raggiunti i requisiti, l’assegno verrebbe decurtato di una certa percentuale (che secondo le ipotesi al vaglio potrebbe oscillare tra il 10% ed il 15%) per poter restituire quanto incassato con il prestito pensionistico.

La pensione anticipata con prestito INPS non sarebbe altro che un’alternativa alla staffetta generazionale di cui il ministro Giovannini aveva parlato nei mesi scorsi, ma quali sono i costi? Secondo il ministro l’onere da sostenere potrebbe essere molto elevato, ma non trapelano ancora cifre attendibili.

Ovviamente tutto dipende dai numeri: quanti sarebbero i lavoratori e le aziende interessati? Giovannini spiega:

"Già oggi c’è un meccanismo che attraverso accordi sindacali permette il pensionamento anticipato con pagamento da parte dell’azienda di una quota consistente del gap pensionistico, è stato utilizzato dalle grandi imprese, mentre non è utilizzabile dalle piccole. Anche queste ultime potrebbero avere l’interesse a dare uno scivolo ai lavoratori, soprattutto in quei comparti dove l’età avanzata può addirittura comportare rischi per il tipo di attività svolta".

E’ davvero questo lo strumento giusto dal momento che un’altra ipotesi che circola considera lo strumento del prestito pensionistico relativo solo ai lavoratori del settore privato?

Chi potrà accedere alla pensione anticipata grazie al prestito INPS? Sul tema vige ancora una certa ambiguità. Se, come abbiamo accennato, da una parte si parla dei soli lavoratori del settore privato, dall’altro si aggiungono i lavoratori con almeno 62 anni di età e 35 anni di contributi, che risultano inoccupati o rischiano di rimanere senza occupazione alla fine del periodo di mobilità.

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