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Parmalat: stop al delisting a Piazza Affari, Lactalis riapre l’OPA
mercoledì 22 marzo 2017, di
Parmalat rimane a Piazza Affari e il gruppo Lactalis rinuncia alla Condizione di Soglia necessaria per il delisting del titolo, ma riapre il periodo di adesioni all’OPA per cinque giorni, dal 29 marzo al 4 aprile.
Lo annuncia con una nota questa mattina Lactalis, dando un’ulteriore occasione agli azionisti di minoranza che nella giornata di ieri, 21 marzo, hanno scelto di non accettare l’offerta del gruppo francese per i loro titoli.
Lactalis, della famiglia francese Besnier, mirava infatti al raggiungimento della soglia del 90% del capitale Parmalat per delistare il titolo dell’azienda fondata da Calisto Tanzi. Dal momento che il gruppo deteneva l’87%, l’OPA era stata fissata proprio con l’intento di convincere gli azionisti di minoranza a cedere le loro quote e permettere alla Lactalis di superare il 90%, procedendo così con il ritiro del titolo Parmalat da Piazza Affari.
L’offerta però non ha convinto tutti gli investitori, nonostante Besnier avesse incrementato l’offerta iniziale di 2,8 euro per azioni, arrivando a 3 euro. Cifra che non è stata ritenuta idonea: gli azionisti credono che una volta archiviate le vicende legali, il titolo possa anche superare i 4 euro.
Tra gli azionisti di minoranza che non hanno ceduto agli slogan della campagna pubblicitaria della Lactalis, “Se non Opa quando?”, Amber e GAM dell’investitore americano Mario Gabelli che complessivamente arrivano a detenere circa il 5% del capitale. Questo perché, come avevano già spiegato in precedenza, il prezzo di stima di ciascun azione dovrebbe essere tra i 3,8 e i 4,5 euro. Ha invece aderito all’offerta, consegnando il proprio capitale, il fondo norvegese Norges Bank che ha rinunciato ai suoi 8 milioni di titoli (1,1%).
Parmalat: Lactalis offre un’altra possibilità di adesione all’Opa
Il livello di adesione all’Opa sulle azioni Parmalat finora ammonta a 34.365.112 azioni consegnate. Alla chiusura dell’Opa ieri la Lactalis è riuscita a portare a casa soltanto l’1,85% delle azioni contro il 2,15% di cui necessitava per il raggiungimento della soglia minima prevista per il delisting. Al momento il gruppo francese detiene soltanto l’89,7% del capitale Parmalat.
Lactalis però vuole ritentare e offre un’altra opportunità di adesione all’offerta a chi ancora non lo ha fatto, con un duplice obiettivo:
“Da un lato remunerare quegli azionisti di minoranza che hanno offerto il premio offerto in sede di Opa, pari oltre il 20% rispetto alle recenti medie dei prezzi su diversi periodi antecedenti l’annuncio dell’operazione, e, dall’altro, incrementare la propria partecipazione in Parmalat”.
Divisi gli esperti che nelle ultime ore si sono espressi sull’effettivo valore del prezzo delle azioni Parmalat. Se Leonardo&Co, advisor del Consiglio di amministrazione Parmalat, lo stima tra i 2,55 e i 3,22 euro, Intermonte lo fissa a 3,50 euro. Il titolo Parmalat intanto ieri ha chiuso la giornata di Piazza Affari a 3,034 euro.