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Oro: ecco perché la Russia potrebbe far crollare la quotazione verso 1.000$
giovedì 18 dicembre 2014, di
L’oro sta sperimentando una fase molto altalenante sui mercati internazionali, in un clima di volatilità crescente a causa di forti tensioni sulle principali piazze finanziarie mondiali a seguito del crollo dei prezzi del petrolio fino a quasi 50$ al barile e dell’attacco speculativo alla Russia. Proprio da Mosca potrebbe arrivare uno sgambetto alla quotazione del lingotto, che circa una settimana fa era salito quasi fino a 1.240$ l’oncia ai massimi da fine ottobre scorso.
La Russia sta cercando in tutti i modi di difendere il rublo dai massicci attacchi speculativi, che lo stanno interessando ormai da mesi. Il valore della valuta russa si è più che dimezzato negli ultimi 6 mesi, tanto che il cambio dollaro/rublo è salito sui massimi di sempre quasi a quota 78 (il cross euro/rublo ha sfiorato 100). La banca centrale di Mosca, guidata dal governatore Elvira Nabiullina, ha finora speso 100 miliardi di dollari di riserve valutarie per sostenere la moneta. Negli ultimi giorni l’attività di vendita si è intensificata.
Inoltre l’istituto centrale russo ha aumentato in un colpo solo i tassi di interesse al 17% dal 10,5%, nella speranza di trattenere i grandi capitali nel paese. Tuttavia le autorità monetarie russe potrebbero non limitarsi soltanto alla vendita di riserve in valuta, bensì attingere anche dal tesoretto derivanti dalle riserve auree. Secondo quanto calcolato dal World Gold Council, la Russia sarebbe in possesso di circa 1.170 tonnellate d’oro. Nel paese circolano sempre più insistentemente i rumors relativi a una probabile vendita di lingotti per sostenere la quotazione del rublo.
Negli ultimi tempi l’oro ha risollevato la testa dai bottom di 1.131$ l’oncia, toccati il 7 novembre scorso, grazie al suo appeal come bene rifugio durante l’attuale fase di turbolenza sui mercati finanziari e per l’allentamento delle restrizioni alle importazioni da parte dell’India, che al momento è il più grande consumatore di oro al mondo appena un gradino sopra la Cina. Tuttavia se Mosca dovesse iniziare a vendere massicciamente oro sui mercati, la quotazione del metallo giallo potrebbe precipitare almeno fino a 1.000$ l’oncia, ovvero intorno al target indicato qualche mese fa dagli specialisti della banca d’affari newyorkese Goldman Sachs.