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Nuovo crollo dell’oro? Ecco cosa dicono gli analisti
lunedì 22 aprile 2013, di
Dopo il crollo dell’oro avvenuto la settimana scorsa, quando i prezzi del metallo giallo sono crollati di più di 100 dollari l’oncia, o dell’8,7%, in poche ore, esattamente lunedì scorso, registrando la più forte caduta di due giorni dal 1983, gli analisti rimangono molto cauti sul futuro del metallo in questione. Le maggiori agenzie hanno infatti rivisto al ribasso le stime di crescita dell’oro e soprattutto non lo considerano più un "bene rifugio".
Futuro incerto
A proposito del futuro dell’oro, si esprime così Alessandro Fugnoli, strategist del gruppo di gestione del risparmio Kairos, in un’intervista con IlSole24 Ore, "Quello che incuriosisce particolarmente è che l’oro non abbia reagito all’annuncio di volere raddoppiare la base monetaria giapponese nei prossimi due anni. Ma se non si compra oro adesso, viene a noi da domandare, quando mai lo si comprerà?".
Questione inflazione
Ricordiamo che uno dei motivi principali per i quali l’oro è stato comprato in quantità massiccia nel corso degli ultimi 2 anni è legato alla paura dell’iperinflazione; ossia, l’oro aveva un elevato valore intrinseco, per cui anche se il potere d’acquisto di ogni moneta si fosse deprezzato, il metallo non avrebbe comunque perso il suo valore. Ma nonostante le paure degli investitori, il QE non ha portato a nessun aumento dell’inflazione.
Al contrario, ora che questo rischio è scomparso, si teme che l’economia mondiale possa entrare in una fase di stagnazione. A tal proposito, dice Kit Juckes, global strategist di Sociéte Générale a Londra, "C’erano grandi timori che la politica monetaria aggressiva delle banche centrali spingesse in alto l’inflazione, ma il fatto che siamo a metà 2013 e nulla di questo sia accaduto è stato abbastanza per creare una correzione sproporzionata dei prezzi dell’oro".
Conclude così Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Capital Partners, "L’indicazione che se ne ricava è che la moneta iniettata nel sistema, ben lungi dal circolare nelle economie stimolando la crescita, vada a gonfiare bolle negli asset finanziari liquidi".