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Novità pensioni: fissati gli interessi e i costi per l’anticipo pensionistico Ape

martedì 14 febbraio 2017, di Luca Secondino

Novità pensioni: sono stati fissati gli interessi e i costi per l’anticipo pensionistico Ape, che tra rate, tasso fisso d’ingresso e premio assicurativo non dovrà superare la soglia del 30% dell’assegno Inps a regime.

Questo è il piano del Governo per le novità pensioni più attese, ovvero quelle che riguardano la pensione anticipata dalla platea più ampia. Se infatti la riforma pensioni ha messo sul piatto diverse misure per l’uscita anticipata come la Quota 41, il cumulo gratuito e l’anticipo pensionistico Ape, sono soltanto queste ultime a disposizione di tutti i lavoratori, mentre l’altra è soltanto per le quattro categorie più disagiate meritevoli anche di Ape social.

Novità pensioni Ape: come restituire il prestito e quanto si perde con la pensione anticipata è stato già calcolato ma le ultime novità pensioni arriveranno nei prossimi giorni, prima con l’incontro del 21 febbraio tra Governo e Sindacati, dove il ministro Poletti incontrerà Cgil, Cisl e Uil per trovare gli accordi che mancano per i ritocchi alla riforma pensioni, e poi con i decreti attuativi pensioni che sono attesi per marzo.

A questo punto le novità pensioni passano dalle intese con i patronati che si ritroveranno a gestire molte delle domande per l’Ape e l’Inps che potrebbe rilasciare un simulatore per l’Ape, accessibile anche senza Spid, per consentire ai lavoratori che vorranno andare in pensione con l’anticipo pensionistico di sapere vantaggi e svantaggi della nuova misura che entrerà in vigore da maggio.

L’Inps di Boeri già si è impegnata in una campagna di informazione attiva per non lasciare da soli i lavoratori in una decisione complicata come quella della pensione anticipata che in questo caso implica un mutuo ventennale per la restituzione del prestito. Inoltre per rendere meno oneroso il prestito Ape, è previsto l’utilizzo della Rita, che però non è a disposizione di tutti.

Novità pensioni in arrivo riguardo il costo dell’Ape, che non potrà superare il 30% dell’assegno pensionistico dei lavoratori, ma sappiamo che questa nuova misura coinvolge non soltanto Inps ma anche istituti bancari che elargiranno il prestito e istituti assicurativi che garantiranno in caso di insolvenza dei pensionati o di prematura scomparsa. La settimana prossima potrebbe quindi essere decisiva per chiudere gli accordi con Abi e Ania e l’accordo Inps–Mef per il Fondo di garanzia da 70 milioni di euro per gli eventuali mancati rimborsi dei lavoratori che andranno in pensione con l’Ape.

Vediamo le novità pensioni per i tassi di interesse dell’Ape, come sono cambiati rispetto alle prime bozze e come sono ora.

Novità pensioni: tassi di interesse Ape, cosa c’è da sapere

Questi giorni sono decisivi per concludere il discorso sulla riforma pensioni iniziato molto prima della legge di bilancio. L’Ape sarà in vigore da maggio e bisogna determinare i tassi di interesse per la restituzione del prestito da parte dei lavoratori che decideranno di uscire in anticipo con questa misura.

Prima delle dimissioni di Renzi, si era parlato di un Tan al 2,5% e un premio assicurativo del 29% della somma da restituire nei vent’anni, ma ora con i decreti attuativi qualcosa potrebbe cambiare. Prima di tutto il Tan fisso alla firma del contratto sarà poi effettivamente variabile a seconda dell’andamento del benchmark di riferimento, sia esso Euribor o Irs.

In questo senso è evidente che chi farà domanda per l’Ape già nel 2018 potrebbe avere un tasso annuo nominale più alto di chi farà domanda non appena entrerà in vigore. Il rimborso sarà con una percentuale del 4,6 o 4,7, per ogni anno di anticipo come stabilito dal Governo mesi fa.

Le perplessità sull’Ape sono molte: a partire dal tetto non superiore al 90% e al limite che non sia inferiore alle 700 euro per evitare l’impoverimento dei lavoratori. In generale i lavoratori interessati alla misura sono fortemente intimoriti dal mutuo ventennale per la restituzione del prestito. Certo è che meno saranno gli anni di anticipo richiesti - il massimo è di tre anni - minori saranno le spese per il rimborso.

Novità pensioni, definizione Ape e altri decreti

Nelle novità pensioni di febbraio non solo Ape ma anche Ape sociale e pensioni precoci. Infatti nell’agenda del Governo c’è l’impegno a chiudere i dettagli per le platee di riferimento. Una volta stabiliti i limiti, saranno selezionati i profili per i lavoratori usuranti tra le 11 categorie individuate

Il Governo ha interesse a far partire le misure a maggio, come stabilito, ed evitare di lanciare un flop come già è accaduto per il TFR in busta paga e il part time agevolato.

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