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Novità pensioni: Ape sociale e precoci, con il nuovo emendamento si ampliano le platee

giovedì 14 dicembre 2017, di Stefania Manservigi

Le platee di coloro che potranno usufruire dell’Ape sociale e della Quota 41 dei lavoratori precoci a partire dal 2018 si amplieranno.

Il Governo ha infatti depositato ieri in Commissione Bilancio della Camera un emendamento alla Legge di Bilancio 2018 che porta a 15 le categorie di lavori considerati gravosi (uno dei requisiti richiesti per poter accedere alle misure di pensione anticipata) aggiungendo alle 11 già esistenti anche le 4 per le quali, dopo il recente accordo con i sindacati, si è deciso di prevedere lo stop dell’aumento dell’età pensionabile.

Proprio sul fronte dell’Ape sociale le novità potrebbero non essere finite, con il Governo che sta valutando la possibilità di prorogare la misura oltre il 2018. Intanto prosegue la mobilitazione della Cgil che ritiene le proposte avanzate in materia previdenziale insufficienti a rispondere alle crescenti difficoltà dei lavoratori.

Novità pensioni: Ape sociale e precoci, ampliata la platea

La platea di coloro che potranno accedere all’Ape sociale e alla Quota 41 dei precoci si amplierà a partire dal 2018.

Alle undici categorie di lavori gravosi, individuate inizialmente, con l’emendamento depositato ieri ne sono state aggiunte altre quattro: si tratta dei siderurgici di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi nel perimetro dei lavori usuranti, degli operai dell’agricoltura, della zootecnia e pesca, dei marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini ed acque interne e dei pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare dipendenti o soci di cooperative.

Inoltre con l’emendamento viene rinforzato lo sconto contributivo introdotto a favore delle lavoratrici madri per accedere all’Ape sociale: mentre inizialmente erano previsti sei mesi di sconto per ciascun figlio, ora si passa a un anno (fermo restando il limite massimo dei due anni).

Novità pensioni: Ape sociale, si pensa a estensione dopo il 2018

Le novità sull’Ape sociale potrebbero però non essere finite qui.

Il Governo starebbe infatti pensando a ulteriori modifiche, soprattutto in vista di una possibile proroga della misura oltre il 2018.

Per rendere possibile la prosecuzione della misura oltre l’attuale termine l’ipotesi è attualmente la creazione di un "Fondo Ape sociale" dove verranno destinati 17,4 milioni di euro per il 2019, 12,1 milioni per il 2020, 14,4 milioni per il 2021, 6,6 milioni per il 2022, 7,9 milioni per il 2023 e 5 milioni a decorrere dal 2024.

Nei prossimi giorni si parlerà inoltre di possibili ulteriori correttivi da apportare al capitolo pensioni. Tra le possibili novità che potrebbero interessare la misura, infatti, ci potrebbero essere l’estensione dell’Ape sociale e della Quota 41 a tutti i disoccupati, senza distinzioni, e anche a chi non ha fruito della Naspi o di qualsiasi altro ammortizzatore sociale.

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