Nobel Stiglitz: in Italia serve un compromesso politico. L’austerity? Uccide!

"Non c’è alcun esempio di una grande economia che sia tornata alla crescita grazie all’austerity."

Sono le parole pronunciate da Joseph Stiglitz, premio Nobel per l’economia nel 2001, in una recente intervista per Bloomberg.

Sull’Italia, serve un compromesso

Durante un più recente intervento alla Columbia University, dove Stiglitz insegna, l’economista si è rivolto anche alla situazione politica italiana sottolineando come un incontro tra Pd e Pdl sia una strada difficile da perseguire, ma "in democrazia bisogna ragionare per compromessi". Far convergere le due forze, ha aggiunto Stiglitz, "incontrerebbe molte resistente, ma spero in un appoggio di Beppe Grillo".

L’austerity uccide

Stiglitz ha sottolineato come l’evidenza provata dai fatti reali, ovvero che l’austerità fiscale non aiuta a far ripartire la crescita, sia ancora insufficiente a convincere i suoi difensori, fondamentalmente convinti dell’opposto.

A cinque anni dallo scoppio della crisi, l’economia Italiana non è ancora tornata ai livelli precedenti, anzi la situazione non accenna a mostrare segni di miglioramento.

"L’austerity -ha detto l’economista- è come togliere sangue ad un paziente fino a farlo morire."

Italia: dentro o fuori dall’Euro?

L’Italia, ha poi aggiunto Stiglitz, potrebbe presto trovarsi davanti ad una "difficilissima scelta sull’opportunità, o meno, di restare nel sistema Euro" perché senza riforme a livello europeo, "il costo della continua recessione sarebbe superiore al beneficio del sistema Euro".

Banale populismo? Niente affatto, conclude Stiglitz:

"Si tratta di scelte che riguardano la democrazia. L’essenza della democrazia sta nel dovere della società, di capire ed ascoltare cosa vuole il popolo.

La gente vuole un ambiente migliore e questo non è populismo. Neppure constatare l’andamento dell’economia può essere considerato populismo."