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Napoli, incontro su “Europa dei popoli” con un mare di polemiche

venerdì 29 settembre 2017, di Felice Di Maro

Al Teatro Politeama di Napoli sabato 30 settembre alle ore 18 con l’introduzione di Lorenzo Marsili, organizzato da demA e Diem si incontreranno Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, e Janis Varoufakis, ex ministro dell’Economia della Grecia.

I due leader politici animeranno un dibattito sul tema “Europa dei popoli” e si confronteranno sulla necessità di una nuova Europa in contrapposizione con quella attuale delle banche, del liberismo schiacciante legata al capitalismo selvaggio e che si sta consegnando alle destre xenofobe.

Sarà rilanciato il tema delle politiche di inclusione e integrazione fra i popoli, tema che sta a cuore a al sindaco di Napoli. I flussi dei migranti in Italia e a Napoli in particolare conta numeri mai visti fino ad oggi ed è fatto di persone che fuggono da guerre, carestie, regimi comunque dittatoriali e la politica deve fronteggiare i processi di cambiamento mettendo al centro del dibattito la persona e i suoi diritti.

L’amministrazione napoletana guidata da Luigi de Magistris ha intrapreso da tempo un percorso fatto di atti amministrativi centrati sul principio di uguaglianza, formale e sostanziale, in prevalenza però formale e in modo alquanto distante da quello che è lo spirito dell’art. 3 della Costituzione Italiana.

Certo si riconosce che dal 2011 ad oggi l’esperienza partenopea ha affermato il principio delle Città Rifugio e della promozione di una cultura della pace ma il reddito delle famiglie è quello che è il potere di acquisto di salari, stipendi e pensioni non è aumentato anche perché la pressione tributaria è rimasta invariata.

Degno di nota perchè ha dato voce a chi voce non ce l’ha ma ovviamente non si deve parlare contro, come si dice a quella che è la mission del manovratore che amministra. Insomma De Magistris e Varoufakis dicono che bisogna costruire “l’Europa dei popoli” ma ci sono proprio a Napoli non poche polemiche e di vario tipo.

De Magistris vuole rilanciare un nuovo progetto politico in evidente chiave anti-renziana ma dialetticamente centrato su Napoli guardando all’Europa.

Però fino ad oggi ha escluso di volersi mettere a capo di un movimento di sinistra in Italia e vedremo che cosa farà. Varoufakis notoriamente sulla Brexit ha detto che gli inglesi non stanno rigettando l’Europa ma stanno rigettando le modalità europee, la combinazione di autoritarismo e austerità e i modi in cui si sta avvelenando l’Europa.

Naturalmente dopo quattro round di trattative il fatto che non ci sia stato un accordo perché il Regno Unito non vuole riconoscere i diritti dei cittadini UE che lavorano o studiano nel Regno Unito a Varoufakis sembra proprio non interessare, anche perché fino ad oggi non ne ha mai parlato.

De Magistris come è stato riportato dai media vuole costruire una lista europea per il 2019. Ha parlato di una lista “contro l’Europa delle oligarchie e dei nuovi fascismi” a favore, invece, di “un’Europa dei diritti, dei popoli, della giustizia sociale, dei beni comuni, ambiente, pace, e per un Mediterraneo che non abbia più macchie di sangue così estese”.

Ok Signor Sindaco di Napoli. Pensi anche però alle problematiche della città di Napoli che sono tante ed estese e quando sembrano si avviino a soluzione ritornano per magia nel buio come quelle che interessano l’ambiente ad esempio la scuola G. Capuozzo ma anche le periferie della città.

Al riguardo il consigliere comunale di “Prima Napoli” Moretto Vincenzo ha rilasciato la seguente dichiarazione:

Una piccola panoramica in prossimità della scuola G. CAPUOZZO Elementare e Media al centro DIREZIONALE, via Emanuele Gianturco, e Via Generale Pignatelli. Strade principali, non proprio periferie. Le periferie sono sommerse, in seguito documenteremo. Ascoltate, la sfacciataggine del Sindaco, ancora afferma senza dignità, che l’emergenza è finita, non dice che mandiamo ancora all’estero i rifiuti per la modica cifra di 120 euro a tonnellata, che la differenziata è ferma al 29% , cifre raggiunte dalla Jervolino. Non ci sono soldi, non dice di aver ricevuto dal Governo 850 milioni di euro per attuare un piano di rientro, e l’incapacità della sua amministrazione, non solo non ha sanato il debito, ma lo ha portato a 2 miliardi di euro. Il suo continuo fantasticare, non basta più a manipolare la verità ed incantare qualche ingenuo. Dovrebbe capire, che il gioco non solo non regge più, ma può diventare pericoloso fino a ritorcersi contro. Metta un punto , inizi a guardare la realtà, e ad affrontarla.

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