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Mutui: via libera della Bundesbank ai tassi negativi

venerdì 30 agosto 2019, di Luca Fiore

Quella che fino a qualche tempo fa sembrava una contraddizione in termini, potrebbe diventare, se le cose dovessero andare come si crede, una piacevole abitudine.

Le attuali condizioni delle politica monetaria, e soprattutto l’outlook sulle future mosse della Banca Centrale Europea, stanno facendo sì che anche nella Zona Euro si inizi a parlare di mutui a tassi negativi.

Qualche mese fa la terza banca danese, la Jyske Bank, ha annunciato il lancio di mutui a 10 anni a tasso fisso negativo, al -0,5%. In questo modo, chi contrae un mutuo finisce per restituire alla banca meno di quanto ha ricevuto in sede di stipula.

In scia la finlandese Nordea che, sul mercato danese, offrirà un finanziamento destinato all’acquisto di un’abitazione a tasso zero.

Zona Euro: in arrivo i mutui con tasso negativo?

E nella Zona Euro? La combinazione di misure ultraespansive e di un outlook incentrato su nuovi stimoli, nel corso dell’autunno l’istituto con sede a Francoforte potrebbe riavviare il piano di acquisto asset, fa sì che anche tra i Paesi aderenti la moneta unica l’ipotesi di mutui con il segno meno non rappresenti più un’idea campata in aria.

Anche perché, se da un lato per gli istituti di credito i proventi da interessi rappresentano una delle maggiori fonti di introiti, e quindi tassi negativi rappresenterebbero una componente di costo particolarmente gravosa, va rilevato che già ora parcheggiare liquidità presso la BCE comporta un onere (-0,4%).

Nel confronto, la concessione di mutui con tasso negativo permetterebbe di acquisire nuova clientela e il costo per l’istituto di credito sarebbe mitigato dagli oneri che si sostengono nel corso del processo di accensione di un mutuo e da quelli legati alla gestione del finanziamento.

Zona Euro: via libera dalla BundesBank a mutui negativi

In Eurolandia, l’apertura ai mutui-casa con tassi in rosso arriva nientepopodimeno che dalla Bundesbank, la banca centrale tedesca. Nel corso di un’intervista al quotidiano Stuttgarter Zeitung, Joachim Wuermeling, membro del Consiglio della BuBa, ha detto che l’istituto valuta possibili questo tipo di operazioni e che non le ostacolerà.

“Da un punto di vista economico, per un banca potrebbe aver senso pagare interessi negativi sui prestiti al posto di pagarne di maggiori in usi differenti”.

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