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Moody’s: Torna l’allarme sul sistema bancario greco. Servono altri soldi dalla BCE?

mercoledì 24 aprile 2013, di Marta Panicucci

Da quando tutta l’attenzione internazionale si è riversata sul salvataggio di Cipro poco si parla dei problemi, ancora presenti, in Grecia. A questo si aggiunge la convinzione che gli aiuti da parte dell’Unione siano stati risolutivi per Atene. Ma secondo quello che ha dichiarato ieri Moody’s, una delle grandi sorelle del rating, la crisi greca è ancora in corso, e la tenuta del sistema bancario resta in bilico. L’allarme lanciato ieri dall’agenzia di rating riporta i riflettori su Atene, dove la Troika ha già riversato 40 miliardi per tamponare la crisi. Ma secondo Moody’s quella somma non è sufficiente a garantire la stabilità del sistema bancario greco, e se la recessione continuerà a flagellare il Paese, (Moody’s ne è sicura), il suo sistema bancario avrà bisogno di altri 8 miliardi di euro. E questo, fanno sapere gli analisti dell’agenzia, è solo l’orizzonte più ottimista, perchè secondo altri operatori i miliardi necessari a garantire la tenuta del sistema bancario greco sono almeno 19.

Banche greche

Dall’analisi di Moody’s emerge che il problema più grave del sistema bancario greco è legato ai crediti irrecuperabili che dopo il livello estremamente alto toccato nel 2012, ovvero il 25%, nel 2013 potrebbero toccare quota 30%. La continua corsa delle sofferenze preoccupa Moody’s, anche se si realizzasse quel 30% di crediti irrecuperabili previsto, comporterebbe per il sistema bancario greco nuove e pesanti perdite. Per dare l’dea della gravità della situazione si deve considerare che il sistema bancario italiano, tutt’altro che stabile e in salute, ha un livello di crediti deteriorati che non supera il 12%.

Lo scenario descritto da Moody’s è preoccupante e prevede che a breve il sistema bancario greco avrà bisogno di almeno altri 8 miliardi per tamponare le perdite che subirà nel 2013 e nel 2014. Secondo l’agenzia infatti le banche greche continueranno a chiudere il proprio bilancio in rosso sia nell’anno in corso, che nel prossimo, registrando pesanti perdite. Nel 2012, prendendo in considerazione solo i bilanci della prime quattro banche del paese, la National Bank of Greece, l’Eurobank, la Piraeus Bank e l’Alpha Bank, evidenziano perdite per almeno 5 miliardi.

Secondo gli analisti di Moody’s questo è l’effetto negativo dell’austerity imposta dall’UE che manifesta ancora le sue conseguenze; la corsa ai crediti irrecuperabili continuerà ad erodere il bilancio del sistema bancario greco che quindi, sempre nella migliore delle ipotesi, necessiterà di altri 8 miliardi.

Moody’s ricorda che dall’inizio della crisi il sistema bancario greco ha perso almeno 80 miliardi, ovvero il 30%. Ad Atene si è vista una fuga di capitali, usciti dalle banche e mai più rientrati, che ha portato al crollo dei prestiti erogati dalle banche, facendo così esplodere i crediti inesigibili. Moody’s parla chiaro: se un sistema bancario ha sofferenze pari al 30% dei suoi prestiti, si tratta di un sistema bancario fallito. Per il momento a garantire la tenuta del sistema bancario greco c’è la banca Centrale Europea che continua a fornire liquidità per tenere in vita Atene. Senza gli aiuti di Francoforte il default greco sarebbe assicurato.

Pil greco

Alla crisi del sistema bancario si aggiunge la contrazione del Pil reale, stimato al 5,3% per il 2013 e al 3,6% nel prossimo anno. Dall’inizio della crisi la ricchezza prodotta è crollata del 20% e, nonostante gli aiuti internazionali, il rapporto debito/pil è esploso e si avvicina al 170%. Con lo scoppio del sistema bancario a Cipro si è smesso di guardare ad Atene, ma lo scenario proposto da Moody’s resta preoccupante e forse, dovrebbe far sorgere qualche dubbio circa l’efficacia della cura imposta alla Grecia da parte dell’UE.

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