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Modello 730/2015: 700 euro di rimborsi per ogni lavoratore. Ecco i calcoli della Cgia

martedì 14 aprile 2015, di Vittoria Patanè

Domani sarà il giorno del modello 730 precompilato. Entro il prossimo 7 luglio 20 milioni di contribuenti italiani si confronteranno con la dichiarazione dei redditi e, in base ai calcoli della CGIA "recupereranno dal fisco e dall’Inps almeno 8,2 miliardi di euro."

Ogni lavoratore dipendente infatti riceverà un rimborso medio intorno ai 700 euro, che scendono a 500 - 600 per i pensionati. Un importo che deriva dalla somma di detrazioni, deduzioni, e oneri rilevanti ai fini Irpef.

L’entità dei rimborsi, come sottolinea l’associazione di Mestre, rende il Modello 730 "lo strumento fiscale più amato dai contribuenti".

L’anno scorso un lavoratore dipendente/pensionato su due ha presentato il modello 730:

le Regioni più “interessate” dall’utilizzo di questo Modello sono state la Puglia (62,9 per cento), la Basilicata (62,3 per cento) e il Molise (62,2 per cento). Tra le meno “coinvolte” segnaliamo la Provincia autonoma di Bolzano (47,9 per cento), la Sardegna (47,5 per cento) e la Campania (46,4 per cento). La media nazionale si è attestata al 55,5 per cento,

continua la CGIA.

Data l’importante scadenza di domani, giorno in cui l’Agenzia delle Entrate renderà disponibile sul proprio sito la dichiarazione dei redditi precompilata, l’Ufficio studi dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese ha fatto qualche calcolo sull’anno in corso (2015), basandosi sui dati storici disponibili.

Il risultato è stato illustrato da Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia:

“Da qualche anno il Modello 730 è diventato lo strumento fiscale più amato dai contribuenti italiani per recuperare detrazioni, deduzioni e oneri ai fini Irpef. I fattori di successo vanno ricercati nel costo abbastanza contenuto per chi si rivolge ad un Caf o a un professionista e nella relativa semplicità di compilazione per coloro che decidono di redigere in proprio il 730”

Poi un consiglio per chi vuole compilare da solo la dichiarazione dei redditi:

“Per coloro che non hanno alcuna conoscenza della materia, ma sono intenzionati a redigersi in autonomia il modello 730, da quest’anno anche via internet – conclude Bortolussi – da tempo è possibile consultare un manuale per le istruzioni composto da un centinaio di pagine. Ovviamente, il contribuente non deve studiarlo interamente; tuttavia, deve leggere attentamente i paragrafi che gli interessano direttamente per evitare di perdersi nei meandri del fisco italiano”.

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