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Mercato auto e prestiti peer-to-peer: in Cina calano le vendite

venerdì 21 settembre 2018, di Luca Secondino

Il mercato auto in Cina è strettamente legato alle piattaforme di prestiti peer-to-peer, la cui crisi ha rallentato le vendite soprattutto dei brand europei presenti nei mercati orientali.

Nonostante il calo dei dazi sui prodotti importati, fermo al 15% da luglio, le vendite nel settore automotive hanno subito una brusca frenata sul mercato cinese nei mesi di luglio e agosto. Come dimostrato dallo studio di Intermonte SIM, il motivo del brusco calo è da rintracciare soprattutto nel fallimento di alcune piattaforme di prestito P2P.

Questa formula di finanziamenti, che non passa da banche o agenzie finanziarie, è molto utilizzata in Cina da chi necessita di prestiti per beni del valore di un’automobile, e l’andamenot delle piattaforme online che si occupano di questi prestiti ci aiuta a comprendere la dinamica del mercato auto in Cina.

Mercato auto in Cina e la crisi delle piattaforme P2P

Le piattaforme di prestiti P2P hanno visto un momento di grande crescita dal 2015, tanto che l’ammontare dei prestiti era arrivato a sfiorare l’equivalente di 200 miliardi di dollari con tasso medio annuo sui finanziamenti pari a ben 10,2%. Questo ha portato le autorità cinesi a imporre dei limiti per frenarne le possibilità. Nel 2016 viene vietato alle piattaforme di pagare i prestiti dei vecchi clienti con gli afflussi di capitale dei nuovi clienti.

Con l’adozione di criteri più severi, sono arrivati i primi fallimenti di queste piattaforme, che secondo i dati di Bloomberg sono sprofondate in una crisi tra luglio e agosto 2018 con la chiusura di 118 piattaforme, e causando di conseguenza un calo notevole sulle vendite di auto.

Per evitare un effetto domino, il Governo cinese sta disponendo nuove misure per limitare l’impatto dei dazi e tra queste potrebbe esserci anche l’inserimento di agevolazioni per le piattaforme di prestito peer-to-peer, alimentando di nuovo il flusso di prestiti e quindi l’acquisto di auto da parte degli automobilisti cinesi.

Crisi dei prestiti in Cina, rischio per le case europee

Il mercato auto cinese è il più grande al mondo e sarà il primo mercato a livello mondiale anche quando la mobilità elettrica sarà ampiamente diffusa. Questo significa che un calo di vendite in Cina ha inevitabilmente ripercussioni anche sull’industria automotive europea.

Non sono infatti poche le case automobilistiche del vecchio continente che sono presenti in Cina. Per fare questo, il Governo cinese ha imposto joint venture con compagnie locali, e questo non ha fermato i vari Mercedes, BMW, Volkswagen, ma anche Tesla.

Per evitare un collasso del mercato e un calo della domanda interna, già messa a rischio dai dazi, che di conseguenza allontanerebbe gli investitori europei, le autorità cinesi hanno deciso di non penalizzare eccessivamente il comparto delle piattaforme P2P.

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