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Mef: euro falsi in diminuzione
giovedì 28 settembre 2017, di
Milano, Roma, Napoli sono le tre città italiane dove nel 2016 è stato sequestrato il maggior numero di euro falsi. Anche se, complessivamente in Italia, il fenomeno della falsificazione di banconote e monete è in diminuzione, almeno stando dal numero di segnalazioni di sospette falsità giunte all’Ufficio Centrale Antifrode dei Mezzi di Pagamento (UCAMP) del Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Numeri, percentuali e approfondimenti sono contenuti nella trentesima edizione del Rapporto sulla falsificazione dell’euro relativo al 2016 pubblicato sul sito del Mef.
Dati in diminuzione
In particolare, nel 2016 è stato ritirato e/o sequestrato il 21% in meno di banconote false rispetto al 2015 per un totale di 169.923 pezzi e per un valore nominale complessivo di 7,7 milioni di euro, che ha registrato una diminuzione del 2% rispetto all’anno precedente. In calo anche il ritiro delle monete metalliche: quelle false sono state 64.621, l’8% in meno rispetto al 2015, per un valore nominale complessivo di 90 mila euro (- 4%). Per quanto riguarda la verifica di banconote e monete sospette, la Banca d’Italia e il Centro di analisi istituito presso l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ne hanno accertato rispettivamente 147.919 e 68.300 pezzi, per un valore di 6,6 milioni di euro e di 93 mila euro. Da sottolineare come se per le banconote si è registrato una diminuzione del 9% rispetto al quantitativo e del 4% del valore nominale, per le monete si evidenzia invece un aumento: +10% di pezzi falsi accertati e +12% del valore. Dal Ministero sottolineano, a tal proposito che
"i dati delle perizie differiscono perché l’attività di accertamento è ovviamente posticipata rispetto alle segnalazioni ricevute"
I tagli falsi più diffusi
Il taglio di banconote preferito dai falsari è quello da 20 euro (ne sono stati sequestrati 68.457 pezzi): non è troppo alto da destare sospetto, né troppo piccolo da non assicurare l’illecito guadagno. Eppure nel 2016 la sua “produzione” ha registrato un calo del 50% dovuto essenzialmente all’introduzione della nuova serie della banconota. A seguire, ma di poco inferiore, c’è quello da 50 euro con 65.643 banconote eliminate dalla circolazione. Proprio il taglio da 50 insieme a quello da 500 euro hanno fatto registrare un leggero aumento, mentre è diminuita di oltre il 60% la falsificazione delle banconote da 200 euro. Per quanto riguarda le monete, il maggior numero di segnalazioni arriva per quelle da 2 euro con 33.270 pezzi, segue il conio da 50 centesimi di euro con 16.442 pezzi e, infine, la moneta da 1 euro con 14.744.
Dove sono più diffusi i soldi falsi
Banconote e monete false possono essere identificate sia prima che dopo la loro messa in circolazione e quindi ritirate da banche e da agenzie di custodia e trasporto denaro per le monete e/o sequestrate dalle forze dell’ordine.
Il maggior numero di ritiri, secondo i dati riportati nel rapporto, si concentra soprattutto nelle aree del Nord Ovest, mentre per valore e numero di banconote sequestrate primeggiano Lombardia, Lazio e Campania.
La diminuzione del fenomeno della falsificazione, infine, è secondo il Mef un dato sostanziale non dovuto cioè a “fenomeni di natura occasionale”. Questo perché, in termini di valore,
“il ritiro delle banconote in circolazione rispetto al numero dei residenti e alla massa di banconote circolanti in Italia mostra una riduzione in confronto al 2015 (-1% rispetto al numero dei residenti e -6% rispetto al circolante)”.