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Marchi e brevetti, cosa sono e come tutelarli
domenica 19 luglio 2015, di
Spesso può accadere che la propria esperienza di ricerca, di lavoro o di studio non venga gestita e tutelata adeguatamente, per esempio non depositando una domanda di marchio o di brevetto. Ovviamente questo comporta la perdita di un importante vantaggio competitivo, magari consentendo a terzi di usufruire di un buon lavoro senza spendere nulla. In questo senso, l’avvento di internet ha esteso le varie forme di abuso possibili in tema di proprietà industriale. Vediamo nel dettaglio cosa sono i brevetti ed i marchi e come tutelarli.
Brevetti: cosa si può brevettare?
Innanzitutto cosa si può brevettare? E’ possibile brevettare soltanto l’applicazione di una determinata idea. Infatti, da un punto di vista giuridico il brevetto non è altro che una soluzione tecnica ad un problema tecnico. Per esempio, è possibile studiare un nuovo metodo per la conservazione dei cibi; successivamente però è possibile brevettare soltanto lo strumento eventualmente realizzato per la conservazione medesima.
La normativa italiana prevede 4 requisiti per la brevettazione:
- industrialità, nel senso l’applicazione realizzata deve essere idonea ad una produzione di tipo industriale;
- novità, deve trattarsi cioè di un’applicazione che non è mai stata utilizzata o registrata in precedenza;
- originalità o "attività inventiva", nel senso che l’applicazione “non deve essere già conosciuta dal tecnico medio del settore”;
- liceità, ovviamente non possono costituire oggetto di brevetto le invenzioni suscettibili di creare danno all’ordine pubblico o al buon costume.
Brevetti: come possono essere tutelati?
Come può essere tutelato un brevetto? Lo strumento giuridico per la tutela del brevetto sono i procedimenti cautelari o d’urgenza. Con essi il titolare del brevetto può ottenere dal Tribunale:
- il sequestro dei prodotti in contraffazione;
- l’inibitoria dall’ulteriore produzione e vendita dei prodotti contraffatti, nonché il loro ritiro dal commercio;
- l’acquisizione di tutta la documentazione tecnica utilizzata dal contraffattore per replicare il prodotto;
- le informazioni necessarie per inibire le reti commerciali utilizzate dal contraffattore.
Marchi: cosa sono?
I marchi rappresentano i segni utilizzati dalle imprese per contraddistinguere i beni o servizi offerti. Può trattarsi di parole, segni, suoni, disegni, ecc., presi singolarmente o in combinazione tra loro.
I marchi vengono definiti e distinti sulla base di diversi parametri:
- i marchi di fabbrica sono quelli apposti dallo stesso produttore del bene;
- i marchi di commercio sono quelli apposti dal rivenditore (supermercato, grande magazzino, ecc.);
- il marchio generale è quello utilizzato dall’impresa per tutti i prodotti (anche diversi) che vengono immessi sul mercato, si pensi al cavallino rampante per la Ferrari;
- il marchio speciale contraddistingue un solo tipo di prodotto;
- il marchio individuale contraddistingue solo l’imprenditore;
- il marchio di categoria garantisce l’origine e la qualità di determinati prodotti ed è assoggettato al rispetto dei requisiti fissati dal titolare (associazione di categoria, consorzio, ecc.).
Come tutelare un marchio?
Ovviamente, come per i brevetti, anche il marchio necessita di essere tutelato.
Un marchio può essere giuridicamente tutelato in due modi:
- in via preventiva;
- in una fase successiva alla duplicazione abusiva del marchio medesimo.
La tutela preventiva si realizza attivando appositi servizi di monitoraggio che consentano di venire a conoscenza dell’intenzione di un’azienda concorrente di registrare un marchio simile o addirittura identico al proprio. Questo tipo di azione è preferibile anche dal punto di vista economico (dati i minori costi da sostenere rispetto alla tutela nelle fasi successive).
La tutela successiva si realizza, invece, monitorando il mercato in cui l’impresa opera. In questo senso, uno strumento efficace sono le sorveglianze doganali: esse consentono di evitare l’ingresso nel mercato domestico di prodotti contraffatti.
Accade spesso che, nonostante i servizi di vigilanza, il mercato domestico sia invaso da prodotti contraffatti. Di conseguenza, le imprese devono comunque monitorare il proprio settore di appartenenza. Ove si verifichino delle contraffazioni, l’impresa può, inizialmente, utilizzare lo strumento della lettera di diffida. In un secondo momento, invece, ci si può tutelare in via giudiziale.