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Manovra: 1,5 miliardi agli ammortizzatori sociali. Ecco cosa cambia dal 2015 per Cig, Aspi e contratti di solidarietà
venerdì 17 ottobre 2014, di
1,5 miliardi netti stanziati dalla legge di stabilità sono destinati agli ammortizzatori sociali. Tali risorse si sommano a quelle stanziate tramite il decreto sblocca-Italia: un rifinanziamento di 728 milioni per gli ammortizzatori sociali in deroga. Per conoscere nel dettaglio l’utilizzo di questo tesoretto sarà necessario attendere il decreto legislativo previsto dal Jobs act. Ma alcune linee guida sono già state anticipate dal governo e illustrate dal premier. Vediamo come cambieranno gli ammortizzatori sociali a partire dal 2015.
Ammortizzatori sociali dal 2015
Tra le certezze che riguardano gli ammortizzatori sociali c’è l’intenzione, secondo le dichiarazioni del governo, di allargare la tutela economica a tutti coloro che perdono il lavoro. Ecco le principali novità introdotte a partire dal 2015:
- Contratti di solidarietà: si prevede l’estensione anche alle aziende che attualmente non ne usufruiscono, ovvero quelle con meno di 15 dipendenti. E’ prevista la possibilità di ridurre l’orario di lavoro dei dipendenti a patto che sia affiancata da nuove assunzioni.
- Cassa Integrazione: Si elimina la cassa integrazione in caso di cessazione dell’attività dell’azienda o di un ramo di essa. La sua concessione avviene solo nel caso in cui non sia possibile ridurre l’orario di lavoro tramite contratti di solidarietà. E’ in programma una revisione della durata e dei limiti per la cassa integrazione. Sarà chiesta una maggiore partecipazione delle imprese che utilizzano la cassa integrazione, a fronte però di una riduzione degli oneri contributivi.
- Aspi: L’indennità di disoccupazione cambia e viene rimodellata, per quanto riguarda durata e importo, a seconda della storia contributiva del lavoratore. La sua durata massima sarà aumentata. Si prevede un biennio di sperimentazione a "risorse definitive" in cui l’Aspi sarà allargata anche ai lavoratori con contratti da Cococo. Allo scadere dall’Aspi, sarà introdotta una nuova indennità di disoccupazione per i lavoratori con Isee particolarmente basso.
- Politiche attive: i beneficiari di ammortizzatori sociali saranno obbligati a partecipare ad iniziative di attivazione lavorativa: corsi di formazione e orientamento.