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Lavoro part time e congedo parentale: che cosa cambia nel 2015 con il Jobs Act
sabato 21 febbraio 2015, di
Lavoro part time e congedo parentale, tra le molte novità introdotte dal Jobs Act è giusto segnalare uno tra gli aspetti al momento più sottovalutati, e cioè una possibilità in più offerta alle mamme e i papà lavoratori dipendenti a tempo indeterminato.
Il lavoro part time: che cosa cambia?
In generale, comunque, il Jobs Act conferma sostanzialmente quanto già previsto per il lavoro part time. E cioè, le tre tipologie di part time possibili:
- Il part time orizzontale, ovvero quello in cui la riduzione dell’orario di lavoro è prevista in relazione al normale orario giornaliero di lavoro;
- il part time verticale, ovvero quello in cui l’attività lavorativa è svolta a tempo pieno, ma limitatamente a periodi prefissati nel corso della settimana, del mese o dell’anno;
- il part time misto, ovvero quello che si svolge secondo una combinazione delle modalità orizzontali e verticali.
Che cosa cambia per il congedo parentale?
Una novità interessante, invece, è quella che riguarda le mamme o i papà lavoratori dipendenti a tempo indeterminato. In loro favore, infatti, è stata istituita la possibilità di trasformare il loro rapporto di lavoro da tempo pieno a part time, al fine di poter accudire i propri figli. In realtà, tuttavia, si tratta di uno scambio: al posto del congedo parentale (che spetta dopo il congedo di maternità per un massimo di sei mesi alla mamma e anche al papà), si potrà richiedere la trasformazione dell’orario di lavoro, con una riduzione d’orario non superiore al 50 per cento.