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La prossima vittima delle politiche tedesche? Sarà la Slovenia. Ecco perché

venerdì 29 marzo 2013, di Erika Di Dio

La Slovenia è comunemente descritta come una potenziale vittima del salvataggio fallito di Cipro, ma se sarà trattata duramente, sarà in realtà la vittima del processo di indurimento delle attitudini delle nazioni del Nord. L’austerità continua a portare in depressione le economie dei paesi periferici, peggiorando il loro rapporto debito/Pil. Ma le nazioni in surplus rifiutano di ammettere che le loro politiche hanno fallito, dal momento che sono intrappolati in una favola morale che rappresenta i paesi debitori come intemperanti che devono essere puniti. Non viene mai menzionato il fatto che i livelli di debito in tutte le economie avanzate sono aumentati come risultato della crisi finanziaria globale, portata dalle banche americane, inglesi, francesi e tedesche.

Come a Cipro, il problema della Slovenia è il suo settore bancario. Ma è un 200% del PIL, mentre la maggior parte delle misure proposte hanno portato le banche di Cipro al 800%, 900% del PIL. Una delle più grandi banche della Slovenia è stata una delle sole quattro in Europa a non raggiungere i target patrimoniali (due sono le banche di Cipro che ora stanno infliggendo haircut sui grandi depositi). I crediti in sofferenza presso le tre maggiori banche, secondo l’FMI, sono passati da poco meno il 16% nel 2011 ad oltre il 20% lo scorso anno. Ciò significa che sono insolventi.

Commenti della popolazione

Ecco delle dichiarazione di qualche cittadino della Slovenia a commento di un articolo del Washington Post sul possibile piano di salvataggio incentrato sulla corruzione. (Ogni paragrafo è un autore diverso):

Uno dei problemi principali qui in Slovenia è che "tutti sanno tutto". In questo modo gli aspiranti manager locali (ladri finanziari) insieme con dei politici hanno fatto dei "prestiti amichevoli" che non erano garantiti. Questi prestiti sono stati poi utilizzati per acquistare gli stock delle società dalle persone che le gestivano. Le società poi o hanno perso valore o sono fallite .. non c’è modo di rimborsare un prestito.

La crisi in Slovenia è il risultato di una cattiva politica di privatizzazione delle imprese di Stato avviata da un incompetente governo di destra nel 2004-8 che ha portato a una serie di grandi buyout di manager finanziati dalle banche: con l’inizio della crisi finanziaria nel 2008, questi buyout sono esplosi e le banche si sono ritrovate con crediti inesigibili. È vero, negli ultimi anni è stata scoperta molta corruzione e molti reati su tutti i livelli della società.

La corruzione sta finalmente ricevendo un po’ di attenzione ed è stata al centro dei riflettori negli ultimi giorni, in quanto il nuovo ministro delle Infrastrutture e dello Spazio e il fratello dell’ex-presidente della Slovenia sono stati entrambi catturati per la costruzione di edifici abusivi senza i permessi adeguati. Il ministro ha dovuto dimettersi, nel più breve termine, 4 giorni, per qualsiasi ministro nella breve storia del paese (poco più di 20 anni).

Slovenia contro Germania?

Qualcuno crede che l’atteggiamento dittatoriale che l’Unione europea e il Fondo monetario internazionale, in particolare l’Unione europea, hanno avuto con Cipro sia stato il risultato della nascita di un partito anti-euro in Germania. La loro posizione è che continuare a fornire sostegno ai paesi periferici è un male per loro e per la Germania. La Merkel ha bisogno di giocare duro per le elezioni a prescindere; il partito anti-euro sembra aver spostato i parametri di riferimento per quanto concerne il significato di "duro".

Una questione aperta è quale posizione prenderà il nuovo governo di centro sinistra in qualsiasi negoziato. Il presidente, Alenka Bratušek, ha messo in chiaro che vuole dare priorità alla crescita, non alla riduzione del debito. Ma questo non quadra con la posizione della Germania. La Slovenia e la Germania potrebbero entrare in lotta riguardo le riforme necessarie per la Slovenia in cambio di assistenza. Se la Slovenia tenterà di mettersi contro la troika, sicuramente riceverà un rifiuto forte proprio come è successo a Cipro. E un altro display di forza bruta è improbabile che passi inosservato da Italia e Spagna.

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Naked Capitalism

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