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La metà degli investitori si aspetta il break-up dell’euro
mercoledì 29 aprile 2015, di
L’ultimo sondaggio effettuato dal gruppo di ricerca tedesco Sentix ha evidenziato come la rottura dell’euro sia ancora un tema attuale tra gli investitori. D’altronde la crisi della Grecia resta una questione ancora tutta da risolvere, che vede Atene in una posizione debitoria molto complicata considerando che le casse del paese sono ormai praticamente vuote. La cosiddetta Grexit, ovvero l’uscita del paese ellenico dall’Eurozona, non può essere un’ipotesi da ignorare completamente. Anzi il rischio di un’uscita di Atene dall’euro appare una possibilità più che concreta.
Ne sono convinti anche gli investitori, come dimostrato dall’andamento del Sentix’s Euro Break-Up Index. Ad aprile l’indice è salito al 49% dal 36,8% di marzo. Ciò vuol dire che quasi un investitore su due crede ormai che almeno un paese dell’Eurozona possa abbandonare la moneta unica nel giro di dodici mesi. Un valore così alto non si vedeva da luglio 2012, ovvero poco prima del famoso discorso di Londra del governatore della BCE, Mario Draghi, che rassicurò i mercati annunciando di essere disposto a tutto pur di salvare l’euro.
I policy makers di Francoforte hanno sempre escluso la possibilità di un break-up dell’euro, ritenendo questa ipotesi pura fantasia. Questa volta, però, gli investitori sembrano non credere completamente alle parole di Draghi & co., tanto che stanno mettendo in preventivo anche la possibilità di una rottura (quantomeno parziale) dell’euro. Un’eventuale Grexit potrebbe far crollare i mercati azionari internazionali, far impennare nuovamente gli spread sovrani e portare l’euro sotto la parità nei confronti del dollaro americano.