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Azioni: +10% entro fine 2018 secondo analista di JP Morgan
sabato 7 aprile 2018, di
Notizie positive per gli investitori sull’azionario, nonostante il timore nel settore che il mercato abbia ormai toccato i suoi massimi. È questa l’opinione di uno strategist di punta presso J.P. Morgan Private Bank.
Grace Peters, l’esperta in questione, prevede un rialzo del 10% sull’azionario americano entro la fine dell’anno.
Le azioni hanno vissuto un paio di mesi difficili dopo il picco storico del 2017. Le turbolenze sul mercato nei primi giorni di aprile hanno aperto la strada al peggior inizio di secondo trimestre mai registrato dalla Grande Depressione, anche se da allora le quotazioni hanno rimbalzato.
Peters ha spiegato la view principale del suo team presso J.P. Morgan vede le azioni muoversi al rialzo, “perché pensiamo che i profitti aziendali siano davvero il motore principale dei mercati, e prevediamo profitti aziendali molto interessanti.”
La banca si aspetta di ottenere ulteriori prove di questa teoria dalle trimestrali in arrivo la prossima settimana. I fondamentali, come la crescita globale e gli utili societari, sono rimasti ai massimi decennali nell’ultimo anno, e sono riconosciuti dagli investitori come i motivi principali per rimanere fiduciosi sui mercati, nonostante una drastica correzione a febbraio e di nuovo all’inizio di aprile, per via delle paure scatenate dal probabile scoppio di una guerra commerciale.
L’analista ha evidenziato come esista sempre un rischio di ribasso dei mercati, spiegando che qualora la forza attuale del quadro economico dovesse crollare gli investitori inizierebbero a mettere in discussione le valutazioni, arrivate a livelli storicamente alti. Ma i recenti ribassi del mercato hanno reso le valutazioni più ragionevoli nel contesto generale del momento.
L’esperta si è mostrata ottimista sui titoli tecnologici, nonostante le pressioni sul settore a seguito degli scandali come la controversa posizione di Facebook sul caso Cambridge Analytica, i timori per la regolamentazione, la produzione e le questioni sulla sicurezza relative all’automazione dei veicoli.
“La tecnologia è uno dei nostri settori chiave, su cui restiamo molto positivi”, ha affermato Peters, precisando però che la banca ha spostato più recentemente le preferenze sui soli titoli di internet e FAANG (ovvero Facebook, Amazon, Apple, Netflix e Google) verso altre parti del settore maggiormente cicliche come quelle dei semiconduttori e di altre aree che traggono beneficio dalle tendenze strutturali del cloud e dell’intelligenza artificiale.
Il pessimismo resta
L’ottimismo di J.P. Morgan non è certamente condiviso da tutti. Proprio mercoledì Jeffrey Gundlach, investitore miliardario specializzato in obbligazioni, ha predetto che il mercato azionario terminerà l’anno in territorio negativo, e ha definito questo il momento opportuno per prendere profitto, dopo un 2017 decisamente facile.
Paul Gamble, amministratore delegato del gruppo di consulenza MBMG, crede che le attuali valutazioni azionarie siano in un territorio bolla, sicuro del fatto che sul mercato ci siano delle condizioni perfette per far sì che la bolla scoppi.
Ma la posizione di J.P. Morgan rimane ottimista, con una previsione rialzista per il mercato americano del 10% entro la fine dell’anno.
L’analista sottolinea la differenza tra rendimenti assoluti e rendimenti corretti al rischio, che tengono conto della volatilità. I bassi livelli di volatilità record dello scorso anno hanno consentito di ottenere rendimenti corretti al rischio molto alti. “Su una base armonizzata al rischio”, ha aggiunto Peters, “è indubbio che le azioni vedranno un rendimento inferiore” del 10%.