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Italia: sfiducia dei mercati e dell’UE. FMI: mantenere gli impegni di bilancio anche con Grillo. Piazza Affari in verde

giovedì 28 febbraio 2013, di Valentina Pennacchio

Le elezioni italiane 2013 hanno tenuto banco per mesi e continuano a farlo per le conseguenze che inevitabilmente avranno sui mercati e all’interno dell’UE. I mercati hanno paura di Grillo e della sua vena antieuropeista, così come l’UE, ma Ewald Nowotny, consigliere della BCE e Governatore della Banca centrale austriaca, ha smorzato l’attenzione su questa tema: “Non penso che ci sarà un cambiamento fondamentale della politica in Italia”. Parlare di una crisi dell’euro per Nowotny non è più pertinente, bisogna pensare alla situazione economica europea, migliorata rispetto ad un anno fa, nonostante i tassi di disoccupazione soprattutto in Europa meridionale.

Il problema della disoccupazione rappresenta una “sfida urgente” anche per Mario Draghi perché “spreca la vitalità dei lavoratori, impedisce alle persone di avere un ruolo attivo nella società e crea una sensazione di senza speranze, che è frustrante per i giovani”. Draghi parla anche dell’euro, “un mezzo per promuovere la pace tra le nazioni e per migliorare la nostra prosperità collettiva”, nonché dei mercati che vanno riformati “rinvigorire i nostri modelli sociali attraverso la riforma delle nostre economie”.

I dubbi dei mercati sull’affidabilità degli impegni di bilancio assunti in UE da parte dell’Italia è in parte condivisa anche dal FMI. Il vice portavoce del Fondo William Murray ha espresso la necessità che

“i Paesi sotto pressione dei mercati devono proseguire sulla strada del risanamento dei conti e gli aggiustamenti devono essere condotti in modo da ridurre il deficit e sostenere l’economia”.

"Negli ultimi anni - ha aggiunto - l’Italia ha fatto sforzi significativi per l’equilibrio di bilancio ed è auspicabile che li mantenga".

Quest’ultimo aspetto crea sfiducia nei confronti dell’Italia soprattutto da parte della Germania, che potrebbe essere fautrice di un duro out out: riforme o addio euro.

Europa

I listini europei si muovono su un terreno positivo. Il Dax30 di Francoforte avanza dell’1,01%, il Cac40 di Parigi cresce dello 0,87%, il Ftse100 di Londra dello 0,68%. Maglia rosa a Madrid dove l’Ibex guadagna l’1,15%.

Piazza Affari

Piazza Affari chiude la seduta odierna in leggero rialzo con il Ftse Mib a quota + 0,60% e l’All Share in salita dello 0,55%. Lo spread continua a muoversi sopra i 300 punti tenendo sotto scacco i bancari come Mediobanca, BP Emilia e Intesa Sanpaolo.

Maglia rosa della seduta a Salvatore Ferragamo, che balza e sfiora il 6%. A seguire Buzzi Unicem, Luxottica e Prysmian, che raggiunge i massimi da settembre 2008.

I rialzi

Nome Salvatore Ferragamo Buzzi Unicem Autogrill Luxottica Prysmian
Variazione +5,74% +4,78% +3,75% +3,70% +3,07%

I ribassi

Nome Mediobanca Banca Pop Emilia Romagna Saipem Tenaris Intesa Sanpaolo
Variazione -2,19% -1,44% -1,30% -1,07% -0,88%

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