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L’Italia sta rischiando un commissariamento al buio
mercoledì 15 novembre 2017, di
Il rischio commissariamento torna a pesare sull’Italia.
Secondo le ultime notizie di stampa, infatti, l’Unione europea sarebbe pronta ad un pre-commissariamento “al buio” del prossimo esecutivo.
A breve, infatti, la Commissione Ue dovrebbe inviare all’Italia una nuova lettera, contenente la richiesta di rispettare gli impegni presi a livello comunitario. La manovra finanziaria 2018, insomma, non pare convincere Bruxelles che tuttavia dovrebbe rimandare il suo giudizio in seguito alle elezioni politiche del prossimo anno.
Il rischio commissariamento è reale?
Dopo la nascita del nuovo esecutivo, l’Unione europea chiederà all’Italia nuove spiegazioni su una manovra ancora poco convincente. Stiamo parlando di una mossa che ridurrà il deficit strutturale dello 0,3% a fronte dello 0,6% richiesto invece da Bruxelles.
Se le risposte del Belpaese non saranno esaustive, ripete oggi la stampa nostrana, il commissariamento dell’Italia diventerà effettivo e il neonato esecutivo si troverà sin da subito con le mani legate dall’Ue.
I dubbi di Bruxelles
Non è certo una sorpresa la mancata convinzione europea sulla manovra pensata dal Governo italiano. Il rischio, hanno ripetutamente affermato i vertici Ue, è quello di una deviazione significativa rispetto agli obiettivi prefissati dal blocco, oltre che quello di un indesiderato aumento della spesa pubblica.
Per tutti questi motivi l’Italia riceverà a breve una lettera da Bruxelles, in cui sarà ribadita ancora una volta la necessità di tenere fede agli impegni presi. La prossima settimana, tra l’altro saranno pubblicate le opinioni sui bilanci 2018 degli Stati membri, ma la mossa europea appare oggi più che mai ben ponderata.
Se da un lato l’Ue sta cercando di rimettere in riga l’Italia, dall’altro sta anche tentando di non svegliare il can che dorme, ossia tutte le forze più radicali dei Paesi europei, per cui sta provando a muoversi in punta di piedi.
È proprio questo il motivo che ha spinto l’Ue a rinviare il giudizio sulla manovra nel post-elezioni, ed è ancora per questo che il commissariamento dell’Italia continuerà ad essere un tema caldo fino alla prossima primavera.