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Italia in bancarotta ad autunno? Ecco la prima smentita alla teoria di Grillo

venerdì 26 aprile 2013, di Erika Di Dio

Qualche giorno fa abbiamo riportato parte dell’intervista di Beppe Grillo, leader del Movimento Cinque Stelle, al tabloid tedesco Bild; intervista nella quale Grillo aveva espresso posizioni molto dure, sostenendo, tra le altre cose, che l’Italia ad autunno finirà in bancarotta e che sarebbe contento di un’invasione tedesca nel nostro paese.

La risposta di Lettieri

L’intervista ha fatto il giro del paese e ha suscitato ulteriori preoccupazioni sullo stato di salute della nostra economia. A tal proposito quindi, Il Sussidiario ha pensato di intervistare Mario Lettieri, ex sottosegretario all’Economia del governo Prodi, per capire se la situazione è davvero tanto disastrata.

Quando il giornalista gli chiede se veramente rischiamo di arrivare tra qualche mese senza avere più la possibilità di pagare stipendi e pensioni, Letteri risponde:

Lo escludo del tutto. La ricchezza complessiva del paese, costituita anche dal risparmio privato, è estremamente alta. E’ indubbio tuttavia che abbiamo un debito mostruoso che va aggredito.Si potrebbe istituire un fondo pubblico. con parte degli immobili dello Stato o altri beni pubblici come garanzia. Intervista Mario Lettieri a Il Sussidiario, 24 Aprile 2013

Riguardo alle posizioni di Grillo ed eventuali ripercussioni sulla percezione italiana da parte degli investitori stranieri, Lettieri risponde,

L’economia viene sovente determinata dalle scelte, dai comportamenti e dalla credibilità sul piano internazionale della politica. Bisogna dire che per ora, grazie alla rielezione di Napolitano, e al suo discorso, la borsa e lo spread stanno reagendo bene.Intervista Mario Lettieri a Il Sussidiario, 24 Aprile 2013

Quando infine viene chiesto di chi è la colpa della situazione in cui vertiamo, la risposta è stata,

Anzitutto e ovviamente dell’intera classe politica, ma anche gli imprenditori hanno fatto la loro parte. Basti pensare alla forsennata politica della delocalizzazione, alla diffusissima evasione fiscale, all’erogazione di lavoro nero o al riciclo di denaro proveniente da attività illecite. Non dimentichiamo infine che alla situazione hanno contribuito gli alti burocrati e funzionari dei ministeri e degli organi dello Stato. Personaggi altamente sopravvalutati che hanno ottenuto una rendita di potere invalicabile. Mentre i ministri passano, infatti, loro restano.Intervista Mario Lettieri a Il Sussidiario, 24 Aprile, 2013

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