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Istat: inflazione preliminare sale a gennaio. Tutti i dati del report
venerdì 3 febbraio 2017, di
Inflazione Italia: l’Istat ha appena pubblicato tutti i dati preliminari relativi all’indice dei prezzi al consumo rilevato nel mese di gennaio. Cosa è emerso?
Come è possibile osservare sul nostro Calendario Economico, l’inflazione dell’Italia aumenta su base mensile dello 0,2% rispecchiando perfettamente le attese degli analisti. Nella precedente rilevazione l’inflazione mensile aveva segnato un +0,4%.
Su base annua, invece, l’inflazione dell’Italia aumenta dello 0,9%. Nella precedente rilevazione l’inflazione era aumentata dello 0,5%. Anche in questo caso le attese sono state confermate.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo, su base mensile, segna poi un -2%, mentre nella precedente rilevazione si era assestato a +0,4%. In questo caso il consensus si aspettava una flessione di 1,9 punti percentuali. Tale flessione congiunturale è stata determinata soprattutto dai saldi invernali dell’abbigliamento e calzature, di cui l’indice NIC non tiene conto.
Su base annua, infine, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo segna +0,7%. Nella precedente rilevazione era aumentato dello 0,5%, mentre con riferimento a quella odierna gli analisti avevano previsto un +0,8%. Attese deluse, dunque.
Inflazione Italia (preliminare): tutti i dati Istat
Come già accennato, l’inflazione dell’Italia è aumentata sia su base mensile che su base annua. L’incremento è stato determinato soprattutto dai beni energetici non regolamentati a +9,0%, e dagli alimentari non lavorati a +5,3%. A ciò si aggiunga anche una flessione ridotta dei prezzi degli energetici regolamentati a -3,0%, da -5,8%.
Secondo quanto riportato dal report Istat, l’inflazione di fondo al netto degli energetici e alimentari freschi, ha subito una frenata da +0,6% di dicembre a +0,5%, da +0,6% di gennaio. Al netto dei soli beni energetici, invece, è salita da +0,7% di dicembre a +0,8%.
L’aumento dell’indice generale dei prezzi al consumo, su base annua, è stato determinato dai beni energetici sia non regolamentati (+3,0%) sia regolamentati (+1,3%). Hanno influito positivamente anche gli alimentari non lavorati a +2,9%, mentre i prezzi dei servizi di trasporto sono scesi dell’1,7%.
Su base annua i prezzi dei beni sono cresciuti dell’1,2%, mentre quelli dei servizi hanno rallentato da +0,9% di dicembre a +0,6%. Rispetto a dicembre, dunque il differenziale di inflazione tra servizi e beni è tornato negativo a -0,6% (la prima volta dopo 46 mesi). Sempre secondo quanto riportato nel report Istat, l’inflazione acquisita per il 2017 è risultata pari a +0,6%.
Inflazione Italia: tutti i dettagli del report
Scendendo nel dettaglio del report Istat si può osservare un aumento dei prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona che sono saliti dell’1,1% su base mensile e dell’1,9% su base annua. I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto sono aumentati dello 0,9% su base mensile e del 2,2% su base annua.
Inflazione Italia: il nuovo paniere dei prezzi al consumo
Per rilevare l’inflazione dell’Italia l’Istat fa riferimento ad un paniere di beni che ogni anno viene aggiornato per stare al passo con le abitudini di spesa delle famiglie.
Nel paniere dei prezzi al consumo 2017, secondo quanto riportato dal report Istat, sono entrati 12 nuovi beni e servizi: preparati di carne da cuocere, i preparati vegetariani e/o vegani, centrifugati di frutta e/o verdura al bar, birra artigianale, smartwatch, dispositivi da polso per attività sportive, soundbar, action camera, cartucce a getto d’inchiostro, asciugatrici, centrifughe e servizi assicurativi connessi all’abitazione.
Nel nuovo paniere utilizzato per il calcolo dell’inflazione acquistano peso maggiore il settore trasporti e quello abbigliamento e calzature. Perdono invece i settori abitazione, acqua, elettricità e combustibili. La spesa di prodotti alimentari e bevande analcoliche pesa maggiormente al 16,50%, ed è seguita dai trasporti al 13,93%, dai servizi ricettivi e di ristorazione a 11,49% e da abitazione, acqua, elettricità e combustibili a 10,73%.