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Iran investirà 185 mld in progetti petroliferi. Focus su Saipem, Technip e Tenaris a Piazza Affari

lunedì 27 luglio 2015, di Linda Tiralongo

L’Iran è pronto ad investire 185 miliardi di dollari in progetti oil&gas entro i prossimi cinque anni. Anche se le sanzioni dell’Iran restano un obiettivo non ancora raggiungibile fino al 2016, il Paese appare pronto a procedere su una serie di progetti al fine di esportare greggio in Europa. A trarne vantaggio ci sarebbero anche alcune quotate del listino milanese come Saipem, Technip e Tenaris.

La notizia è riportata da fonti Reuters ed è già finita sotto la lente degli analisti dei mercati globali.

La revoca delle sanzioni all’Iran potrebbe influire infatti su diversi aspetti della finanza mondiale, contribuendo a galvanizzare ancor di più il trend ribassista dei prezzi del petrolio. Nel frattempo, mentre l’accordo sul nucleare raggiunto nelle settimane scorse deve ancora essere approvato dal Congresso USA, i ministri iraniani dell’industria e dell’economia hanno dichiarato:

In un paio di settimane, abbiamo approvato oltre 2 miliardi di dollari di progetti in Iran da parte di imprese europee.

Ma quali saranno le prospettive a seguire?

Iran: 185 miliardi in 50 progetti oil&gas
L’Iran possiede la quarta riserva mondiale di greggio e la seconda di gas naturale. Già dall’avvio delle trattative sul nucleare delle scorse settimane a Vienna, il focus dell’economia internazionale si sta spostando verso un potenziale ritorno di Teheran sui mercati europei e internazionali. Ritorno che si delinea a chiari contorni dopo l’annuncio di un investimento di 185 miliardi in 50 progetti di oil&gas.

Iran: quali aziende beneficeranno dell’investimento di Teheran?
A trarre vantaggio dal piano di investimenti di 185 mld annunciato dall’Iran saranno soprattutto le aziende di servizi petroliferi specializzate in EPCI (Engineering , Procurement, Construction, Installation). Tra queste saranno da seguire prossimamente su Piazza Affari: Saipem, Technip e Tenaris.

Ecco quanto risulterebbero coinvolte le 3 quotate del listino milanese:

  • Saipem: prima delle sanzioni, Saipem era stata coinvolta nei programmi di investimento di Teheran e aveva realizzato importanti progetti in Iran, come la costruzione di raffinerie, dell’oleodotto Marun-Esfahan e del gasdotto IGAT II (da Khangan a Esfahan), oltre a diversi impianti di compressione di gas naturale. Ammonta a diversi miliardi di euro il valore complessivo delle commesse realizzate in Iran da Saipem, il cui titolo secondo gli analisti di Cheuvreux segna un prezzo obiettivo di 10,3 euro;
  • Tecnimont: ha realizzato impianti petrolchimici in Iran negli anni Ottanta. Risale invece al 2009, l’ultimo accordo siglato con la National Iranian Oil Company (NIOC) per una commessa del valore di 200 mln di euro per la realizzazione di un impianto.
    Il 2015 ha portato la quotata sotto i riflettori iraniani con la notizia di possibili transazioni con la National Petrochemical Company per la progettazione di uno stabilimento petrolchimico;
  • Tenaris: l’azienda leader internazionale per la produzione e la fornitura di tubi in acciaio per l’industria energetica mondiale potrebbe trarre beneficio dal piano di investimenti di Teheran anche se la concorrenza dei player cinesi e coreani rendono incerte le prospettive future di Tenaris.

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