Home > Altro > Archivio > Ipo: il 2018 è l’anno dei record
Ipo: il 2018 è l’anno dei record
martedì 10 aprile 2018, di
Aumentano le società che entrano in Borsa e il 2018 sembra essere l’anno delle Ipo.
Nei primi tre mesi, infatti, il numero di nuovi ingressi nelle Borse mondiali è cresciuto notevolmente facendo registrare un vero e proprio record, soprattutto in Europa.
La piazza con più Ipo del Vecchio Continente è quella di Londra ma, nonostante l’instabilità politica del periodo, anche Milano non è andata male.
I settori che hanno mostrato una particolare vivacità con nuove quotazioni sono quelli della sanità e della finanza.
Ipo da record
Un inizio anno da record, dunque, per il mercato delle Ipo a livello mondiale che ha vissuto particolar dinamismo in Europa. Qui, secondo quanto riporta l’ultimo rapporto di Pwc, nei primi 3 mesi del 2018 sono state effettuate 67 operazioni per un valore di circa 12 miliardi e mezzo di euro.
Un dato in forte crescita se comparato con quello registrato nello stesso periodo dell’anno precedente, quando le Ipo portate a termine furono inferiori sia per numero che per valore complessivo: 54 operazioni per circa 4,6 miliardi di euro. Da capogiro l’aumento in percentuale: ben il 172%.
L’andamento, come dicevamo, è in linea con quanto avvenuto nel resto del mondo, dove le società non si sono fatte scoraggiare dal contesto negativo del mercato e nonostante tutto hanno deciso di debuttare in Borsa.
Il trend in Europa
Sul podio delle piazze più attive in Europa nei primi 3 mesi dell’anno si posizionano Francoforte, Londra e Oslo.
La Borsa tedesca, in particolare, ha fatto registrare operazioni con il controvalore complessivo più alto raccogliendo 5,8 miliardi di euro, mentre le operazioni sono state 6. A incidere sul risultato, l’Ipo di Siemens Healthineers, società che da sola ha racimolato ben oltre tre miliardi e mezzo di euro.
Nella capitale britannica, invece, nonostante sia stato portato a termine il maggior numero di Ipo (ben 16), si è registrata una flessione sul valore raccolto che è di circa 1,4 miliardi di euro, il 33% in meno rispetto ai primi mesi del 2017.
Significativa anche la performance della Borsa di Oslo: 3 Ipo per un controvalore complessivo di un miliardo di euro.
Bene Piazza Affari nonostante l’incertezza politica
In questo scenario positivo, si posiziona bene la Borsa Italiana. Milano non eccelle come altre piazze europee, ma tiene bene nonostante l’incerto contesto politico caratterizzato da instabilità.
Stando al rapporto Pwc, le Ipo registrate a Piazza Affari da gennaio a marzo 2018 sono state 6 per un valore di circa 856 milioni di euro. Da sottolineare che i debutti sono avvenuti tutti sull’Aim, il mercato di Borsa Italiano dedicato alle Piccole e medie imprese.
Questo mercato, che sta vivendo un momento d’oro, ha appena compiuto 10 anni di attività. Attualmente il listino conta 98 società quotate e nel 2017 sono state ben 26 le Pmi che hanno deciso di debuttare in Borsa.
“Un mercato che negli anni si è dimostrato altamente competitivo sia per i minori costi connessi al processo di quotazione sia per la maggiore velocità dell’iter”
ha commentato Giovanni Natali, presidente di 4AIM Sicaf.