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Italia: inflazione sale, stangata in arrivo? Ecco città e beni sempre più costosi

lunedì 15 maggio 2017, di C. G.

Italia: l’inflazione torna a salire più del previsto il che può voler dire solo una cosa per i consumatori: i rincari sono in arrivo.

Come abbiamo avuto modo di osservare sul Calendario Economico di Forexinfo.it, l’inflazione dell’Italia è salita più del previsto sia su base annua (+1,9%), sia su base mensile (+0,4%). In entrambi i casi le attese sono state riviste dato che gli analisti si aspettavano un incremento dell’1,8% rispetto ad aprile 2016 e dello 0,3% rispetto a marzo 2017.

Secondo quanto riportato dalle ultime stime di Federconsumatori e Adusbef, l’aumento dell’inflazione oltre le attese si tradurrà in rincari per le famiglie italiane di circa 562 euro su base annua. Ecco quanto bisognerà pagare in più a causa di un aumento dei prezzi non giustificato dall’aumento della domanda interna, ma da un incremento delle tariffe considerato e definito come “ingiustificabile”.

Il report dell’Istat sull’inflazione dell’Italia sempre più vicina al target del 2% imposto dalla BCE, ha dunque allarmato i portafogli degli italiani che anche quest’anno saranno più difficili da riempire. Le stime citate hanno messo in evidenza la profonda necessità di dare nuovo impulso alla domanda occupazionale e, di conseguenza, alla crescita.

Di seguito tutti i dettagli del report Istat sull’inflazione dell’Italia che, si noti, ha colpito in misura maggiore alcune città rispetto ad altre; tra queste in particolar modo Bolzano. Ecco, insomma, perché sono aumentati i prezzi al consumo e in quali città gli effetti dell’inflazione saranno più evidenti che altrove.

Inflazione Italia: quali prezzi sono aumentati?

A determinare l’aumento dei prezzi sono stati soprattutto i beni energetici regolamentati che sono passati dalla flessione dell’1,2% di marzo a +5,7%; parliamo in particolar modo dell’energia elettrica a +5,4% e del gas naturale a +5,9%. In rialzo anche i prezzi dei servizi relativi ai trasporti a +5,5%.

L’inflazione di fondo, al netto di energetici e di alimentari freschi, è passata dal +0,7% di marzo al +1,1% di aprile, mentre l’inflazione al netto dei soli energetici è salita dal +1,2% di marzo al +1,3% di aprile appunto.

L’incremento su base mensile dell’indice generale dei prezzi al consumo è stato determinato dall’aumento del 3,3% dei prezzi dei servizi di trasporto e dall’incremento dell’1,2% dei prezzi relativi ai servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (che hanno risentito delle festività pasquali e nazionali). A scendere, comunque, sono stati i prezzi degli alimentari non lavorati a -1,0%.

Su base annua la crescita dei prezzi dei beni è salita da +1,7% a +1,8%, mentre la crescita dei prezzi dei servizi è schizzata da +1% a +1,8%. Ciò significa che ad aprile il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si è annullato (era -0,7 a marzo). Infine, secondo quanto affermato dal report Istat, l’inflazione acquisita per il 2017 è stata pari a +1,4% per l’indice generale e a +0,7% per la componente di fondo.

Inflazione Italia: quali città soffrono i rincari?

L’aumento dell’inflazione, e dunque dei prezzi per i consumatori, è stato più evidente in alcune città italiane piuttosto che in altre. Come evidenziato dal report Istat, la città maggiormente colpita dal rialzo inaspettato dell’inflazione è stata Bolzano a +2,6%, mentre la meno colpita è stata Aosta a +1,2%.

Come si può osservare nella tabella sottostante, e con riferimento ai grandi centri urbani d’Italia, l’inflazione è stata percepita soprattutto a Milano, la città che ha assistito ad un aumento del 2,4% dei prezzi al consumo. Napoli ha registrato, sempre su base tendenziale, un aumento del 2%, mentre a Roma, l’inflazione di aprile su base annua è cresciuta dell’1,6%.

(Fonte: Istat; Nota: i dati dei comuni di L’Aquila e Campobasso non sono pubblicati perché nel 2017 partecipano all’indagine sui prezzi al consumo solamente per un sottoinsieme di prodotti del paniere.

Ecco, insomma, quali sono tutti i dati sull’inflazione dell’Italia che a quanto sembra non farà altro che determinare nuovi rincari per i cittadini.

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