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Indennità di mobilità, Aspi e trattamento speciale edile: diniego e trasformazione della domanda. Le istruzioni Inps
venerdì 20 marzo 2015, di
Indennità di mobilità, Aspi, trattamento speciale edile e trasformazione delle domande: quando è possibile, e come funziona? In sintesi: il lavoratore che si veda rifiutare la domanda presentata per ottenere l’indennità di mobilità può sempre chiedere che l’istanza venga ritenuta utili per ricevere l’indennità di disoccupazione Aspi, ma non sempre è vero il contrario. A precisarlo è l’Inps, nel messaggio n. 1644/2015.
Come trasformare la domanda Aspi in mobilità
Infatti, se un lavoratore presenta domanda per ricevere l’indennità di disoccupazione Aspi, dopo essere stato licenziato in seguito a procedura di mobilità (prevista dall’art. 4 della legge n. 223/1991), può convertire la sua richiesta. Nello specifico, l’istituto di previdenza sociale nazionale ha spiegato che, in questi casi, si deve inviare esplicita richiesta entro i termini di decadenza previsti per la presentazione della domanda di mobilità ordinaria, ossia entro 68 giorni dal licenziamento.
Come trasformare la domanda di mobilità in Aspi
Invece, in caso di respingimento della domanda di mobilità, dovrebbero essere le stesse sedi Inps a suggerire ai lavoratori l’ipotesi della conversione, indicando nel documento di rigetto non solo il motivo del rifiuto, ma anche la possibilità di trasformare la richiesta in domanda per l’ottenimento dell’Aspi.
Dall’Aspi al trattamento speciale edile
Infine, nel caso in cui il lavoratore destinato al trattamento speciale di disoccupazione per l’edilizia presenti erroneamente domanda di disoccupazione Aspi o di mobilità, potrà presentare richiesta di conversione entro il termine di 24 mesi dalla data di licenaziamento.