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Il programma di Enrico Letta: dallo stop all’Imu, al lavoro, ai giovani. Ecco i punti-chiave per ripartire
martedì 30 aprile 2013, di
Sospensione della rata di giugno dell’Imu, soppressione dello stipendio dei ministri, impegno per l’emergenza lavoro, reddito minimo per le famiglie in difficoltà. Questi solo alcuni dei punti presentati da Enrico Letta alla Camera, nel discorso di presentazione del governo di larghe intese prima del voto di fiducia del Parlamento. E annuncia che concederà diciotto mesi di tempo per approvare la riforma della Costituzione e cambiare il sistema politico altrimenti non esiterà a lasciare l’incarico.
Il programma di Letta
Esaminiamo quindi il suo programma punto per punto.
- Lavoro: ossia la "prima priorità" del suo governo, e promette, "Bisogna ridurre le restrizioni ai contratti a termine, aiuteremo le imprese ad assumere giovani a tempo indeterminato in una politica generale di riduzione del costo del lavoro. Non bastano gli incentivi monetari" e punta ad investimenti su ambiente e tecnologia.
- Imu: Letta ha intenzione di riformare la tassazione sulla prima casa, partendo con uno stop dei pagamenti di giugno "in vista di una riforma complessiva" e ha sottolineato la necessità di "una politica fiscale della casa che limiti gli effetti recessivi sull’edilizia". Intanto nelle ultime ore è intervenuto anche Franceschini, ministro per i rapporti con il Parlamento, che ha voluto specificare che l’Imu non verrà tolta, ma ci sarà solo una proroga per la data di giugno e ha sottolineato, "Ci siamo appena insediati, ma la prossima settimana vareremo un provvedimento apposito. È comunque nostra intenzione evitare decreti legge omnibus".
- Esodati: il dramma degli esodati, ereditato dal governo Monti; a tal proposito, il premier ha affermato, "Con la vicenda degli esodati la comunità nazionale ha rotto un patto: bisogna trovare una soluzione strutturale. È un impegno prioritario di questo governo ristabilire la situazione".
- Province: secondo il nuovo premier, vanno abolite immediatamente, in quanto è necessario "ridurre i costi dello Stato, valorizzare i comuni e regioni in un’ottica di alleanza, chiudere la partita sul federalismo fiscale rivedendo il rapporto tra centro e periferia".
- Legge elettorale: mai più al voto con il Porcellum. Questa la promessa e aggiungendo una riflessione personale, Letta dichiara, "Migliore della legge attuale sarebbe almeno il ripristino della legge elettorale precedente".
- Occupazione femminile: qui bisogna fare molto di più, "La maggiore presenza delle donne nella vita economica, sociale e politica dà straordinari contributi, ma siamo lontani dagli obiettivi europei: non siamo ancora un paese delle pari opportunità".
- Governo pro-Europa: altra priorità del governo Letta, che promette, "Se avrò la vostra fiducia visiterò in un unico viaggio Bruxelles, Parigi e Berlino per dare subito il segno che il nostro è un governo europeista".