Grecia: situazione finanziaria resta “drammatica”. Forte rischio di uscita dall’euro

Nella riunione avvenuta a Dresda, in Germania, tra i ministri finanziari e i governatori delle banche centrali del G-7 incredibilmente non si è parlato di una delle minacce più serie per l’economia globale, ovvero il possibile default della Grecia e la sua eventuale uscita dall’euro. D’altronde che la situazione economico-finanziaria sia sempre “drammatica” lo ha confermato anche la banca centrale del paese ellenico, che ha sottolineato come sia in corsa una eccezionale fuga dei depositi bancari, scesi ai minimi degli ultimi 11 anni (settima riduzione mensile consecutiva).

Nelle casse di Atene c’è ormai pochissimo denaro, forse appena quanto basta per pagare pensioni e stipendi nei prossimi mesi. Tuttavia il governo ellenico ha dichiarato ieri di essere in grado di rimborsare al FMI la rata del prestito da 300 milioni di euro in scadenza il 5 giugno. Entro il 19 giugno andranno in scadenza altre rate per un ammontare complessivo di 1,3 miliardi di euro. Al momento ancora non è chiaro se la Grecia sia in grado di rimborsare integralmente questi prestiti. Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, ha dichiarato che un’intesa con Atene è ancora lontana.

Insomma, Schaeuble ha seccamente smentito le recenti dichiarazioni del premier greco Alexis Tsipras, secondo il quale l’accordo sul debito con il FMI era stato praticamente raggiunto. Il ministro tedesco ha comunque ricordato che la Grecia ha tempo fino al 30 giugno prossimo, termine ultimo per pagare tutte le prossime rate in un’unica soluzione (compresa la tranche del 5 giugno). Il Segretario del Tesoro USA, Jacob Lew, ha dichiarato che questa confusione sulla situazione debitoria della Grecia non fa altro che aumentare le probabilità di un’uscita del paese dall’euro. Tuttavia, secondo il ministro francese Michel Sapin, la Grexit, ovvero l’uscita della Grecia dall’euro, “non è uno scenario”.