Grecia promossa da S&P. Il rating sale a “B”, Atene presto fuori dalla recessione

La Grecia inizia a vedere la luce in fondo al tunnel, dopo aver trascorso anni molto difficili a causa di una gravissima crisi economico-finanziaria che ha costretto il paese a chiedere la ristrutturazione del proprio debito pubblico e il sostegno finanziario di UE, FMI e BCE per evitare la bancarotta. Il severo programma di austerità imposto dalla “troika” sta iniziando a dare i suoi frutti, con l’economia in ripresa e il ritorno della fiducia degli investitori sui bond ellenici. Atene ha così ricevuto un premio per i suoi sforzi: Standard & Poor’s, una delle tre principali agenzie di rating al mondo, ha deciso di alzare il giudizio sul merito di credito di lungo termine a B da B-.

L’outlook è “stabile”, per cui non sono previste sforbiciate al rating sovrano nei prossimi mesi. S&P ha dichiarato che “il governo greco ha compiuto un significativo consolidamento fiscale”, che nei prossimi anni consentirà il mantenimento di un avanzo primario al 2% del prodotto interno lordo. Inoltre, dopo ben 7 anni consecutivi di recessione, nel 2015 Atene sarà in grado di tornare a crescere, sebbene a un ritmo lento e graduale. Da qui al 2017 sono attesi miglioramenti anche sul fronte del debito pubblico, atteso in diminuzione al 164% del pil dal picco del 177% stimato per l’anno in corso.

In ogni caso l’agenzia di rating americana ricorda che, anche se la Grecia tornerà a crescere il prossimo anno, il pil reale del paese ellenico sarà ancora inferiore del 20% a quello del 2007. Negli ultimi mesi la Grecia ha ricevuto anche altre promozioni sul rating: Fitch ha aumentato il giudizio a B il mese di marzo, mentre Moody’s a Caa1 lo scorso agosto. Bisogna ricordare che l’attuale livello del rating assegnato dalle principali agenzie internazionali è pur sempre in territorio “junk” (spazzatura), ovvero i titoli greci restano pur sempre ad alto rischio.