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Gentiloni lancia la campagna elettorale del PD: assegno ai disoccupati e sgravi per gli under 32
lunedì 21 agosto 2017, di
Il premier Paolo Gentiloni lancia le linee guida del governo in merito alla prossima manovra economica: contributi da pagare dimezzati per le assunzioni degli under 32, assegno di ricollocazione per i disoccupati e allargamento della platea per quanto riguarda il reddito di inclusione.
Nella prossima finanziaria, che il Parlamento licenzierà in autunno, l’obiettivo del governo sarà quindi quello di combattere la disoccupazione puntando sulle assunzioni dei più giovani, aumentando poi le misure a sostegno di chi al momento è senza lavoro e alle famiglie che vivono in uno stato di povertà.
Dal palco del meeting di Comunione e Liberazione che si sta svolgendo a Rimini, Gentiloni quindi blinda il proprio governo, ormai certo di durare fino alla sua scadenza naturale del 15 marzo 2018, ma lo sguardo è già proiettato alle prossime elezioni politiche.
I provvedimenti che il governo intende presentare all’interno della manovra economica, saranno infatti per il Partito Democratico i cavalli da battaglia da presentare ai cittadini in questa che si preannuncia essere una lungo e aspra campagna elettorale.
Gentiloni e la lotta alla disoccupazione
Con il suo intervento che ha inaugurato l’edizione 2017 del meeting di Comunione e Liberazione, Paolo Gentiloni riaccende il dibattito politico dopo il silenzio ferragostano. Anche se il Parlamento è ancora chiuso, tutti i partiti si stanno già preparando ad affrontare al meglio i prossimi delicati mesi.
Ecco quindi il premier Gentiloni, dal palco di Rimini, sottolineare come l’economia italiana sia tornata a crescere grazie all’azione del suo governo e di quello precedente targato Renzi, indicando anche quali saranno le prossime mosse per far scendere il tasso di disoccupazione nazionale sotto la soglia dell’11%.
Nella prossima manovra economica si continuerà quindi con la politica degli sgravi ai contributi per le aziende. Questa volta il governo pensa di dimezzare per i primi due anni quelli per chi assume ragazzi under 32, mentre dal terzo anno ci sarebbe una riduzione di tre o quattro punti.
In autunno poi dovrebbe partire in via definitiva il progetto dell’assegno di ricollocazione, un provvedimento che è già legge e che finora era partito solo in maniera sperimentale. La grande novità è che l’assegno potrebbe essere erogato anche a chi si trova in procedura di cassa integrazione, interessando quindi in totale circa 600.000 cittadini.
Nelle idee del governo poi c’è l’estensione della platea di beneficiari del reddito di inclusione: oltre al parametro del reddito Isee, si terrà in considerazione anche la condizione patrimoniale delle famiglie con minori a carico.
La ricetta del governo Gentiloni quindi è quella di cercare di rilanciare l’occupazione giovanile sanza tralasciare il sostegno alle fasce economiche più in difficoltà. Una serie di misure queste che lanciano a tutti gli effetti la campagna elettorale del Partito Democratico.
Pensando alle elezioni politiche
Ormai è chiaro che i temi centrali della prossima campagna elettorale saranno il lavoro e il sostegno a chi vive in una condizione di povertà. Anche se in questo momento tutti discutono sui migranti, alla fine le promesse economiche saranno quelle che più potranno spostare voti.
Con il reddito di cittadinanza il Movimento 5 Stelle da tempo si è già portato avanti in quest’ottica. Anche Silvio Berlusconi però sta studiando una serie di provvedimenti sul tema da presentare in campagna elettorale.
Il Partito Democratico invece farà leva su questi provvedimenti che faranno parte della prossima manovra finanziaria. Una serie di misure che dovrebbero dare effetti immediati, anche nel primo trimestre del 2018.
Con il Parlamento che, a meno di clamorose crisi di governo, andrà a decretare la fine di questa legislatura il 15 marzo 2018, le prossime elezioni con ogni probabilità si terranno nel mese di aprile.
Se le previsioni del governo si dovessero rivelare giuste, ecco che il PD si presenterà all’appuntamento elettorale con un aumento dell’occupazione giovanile e un consistente numero di cittadini raggiunti da assegno di sostentamento.
Anche se nel cuor suo la speranza è quella di dare vita a un nuovo governo dalle larghe intese con lui al timone, Paolo Gentiloni si può dire che abbia iniziato a tirare la volata della campagna elettorale a Matteo Renzi.
Vedremo quindi se in autunno questi buoni propositi del governo si andranno a concretizzare, con l’incognita della risicata maggioranza al Senato che rappresenta sempre una sorta di Spada di Damocle che pende sulla testa della manovra finanziaria e quindi, di conseguenza, anche su quella del governo.