Fusione LSE-Deutsche Boerse in dubbio, colpa dell’UE. Addio all’accordo?

La fusione il London Stock Exchange (LSE) e la Deutsche Boerse, borsa di Francoforte, è “improbabile” possa concludersi: un nuovo ostacolo normativo preannuncia una possibile fine delle trattative tra le due borse per creare una piazza azionaria di riferimento nel contesto europeo.

Fusione a rischio: i motivi - L’ente di supervisione dell’Unione Europea ha chiesto al LSE di cedere MTS, piattaforma di trading elettronico per lo scambio di titoli di stato europei. LSE ha riferito di non potersi impegnare in tale cessione e che non presenterà una proposta alternativa con misure correttive.

"Sulla base della posizione attuale della Commissione, LSE ritiene sia improbabile che la Commissione crei uno spazio per la fusione",

ha dichiarato la Borsa di Londra in un comunicato nella serata di domenica.

LSE-Deutsche Boerse: gli ostacoli - L’accordo per la fusione tra LSE e Deutsche Boerse è emerso un anno fa, mesi prima del referendum Brexit nel Regno Unito, chiaramente uno degli ostacoli alla fusione tra le due borse di scambio oggi agli occhi di Bruxelles.

La decisione della Gran Bretagna di lasciare l’UE ha complicato le cose, insieme all’opposizione dei tedeschi di basare la holding nella città di Londra e alla paura del governo inglese che la fusione possa indebolirebbe la posizione negoziale del paese sul lavoro dell’Unione. I trader davano una probabilità di conclusione dell’accordo di fusione a meno del 50 per cento.

Gli obiettivi dell’operazione - L’obiettivo principale della fusione tra la Deutsche Boerse e il London Stock Exchange era quello di creare un operatore dominante in tutta l’Europa e in tutti i relativi campi, dagli indici dei mercati azionari alle clearing house, collegando società provenienti da più di 30 paesi.

Potenzialmente, l’azienda risultato della fusione sarebbe la più redditizia nel suo settore. Alcuni sottolineano l’importanza strategica dell’accordo, che potrebbe creare un ponte tra i centri finanziari di Londra e Francoforte in un momento in cui la politica minaccia di distruggere i legami.

Come procedono le trattative - Nei mesi scorsi, l’unica offerta che sembra essere piaciuto ai regolatori antitrust è stata quella contenente la vendita da parte del LSE della sua stanza clearinghouse francese. Il LSE ha riferito pubblicamente che la Commissione ha espresso nuove preoccupazioni sulla cessione prevista della sua unità francese e la sua relazione con MTS.

LSE e Deutsche Boerse hanno presentato una soluzione ai funzionari dell’UE, che è stata respinta. Al contrario, la Commissione ha chiesto la cessione della quota di maggioranza del LSE in MTS per poter ricevere l’autorizzazione all’accordo con Deutsche Boerse, come racconta lo stesso comunicato della Borsa di Londra.

Non è ancora tutto finito - Nonostante la battuta d’arresto, secondo il LSE l’accordo con la Borsa di Francoforte non è del tutto morto.

"Il consiglio del LSE rimane convinto dei benefici strategici della fusione e riconosce il forte sostegno da parte degli azionisti all’operazione",

ha dichiarato la società.

"LSE continuerà a prendere provvedimenti per cercare di attuare la fusione".

I regolatori devono esprimersi sull’accordo di acquisizione entro il 3 aprile, ma Deutsche Boerse domenica ha riferito in un comunicato di aspettarsi una decisione entro la fine di marzo.
Lo Stato tedesco Hesse, pubblicamente contro la transazione, regola la Deutsche Boerse e rivedrà l’accordo - qualora superasse la burocrazia europea.

"Le parti attenderanno l’ulteriore valutazione da parte della Commissione europea",

ha aggiunto la Deutsche Boerse.

LSE e Deutsche Boerse stanno combattendo da mesi contro la lunga lista di richieste da parte dell’UE, dato l’ampio potere combinato delle due società sul mercato, ma derivati i derivati e le stanze di compensazione continuano ad essere visti come gli ostacoli più grandi alla fusione.