Home > Altro > Archivio > Frontex: “Nel 2017 ci attendiamo sbarchi di 180.000 migranti in Italia”
Frontex: “Nel 2017 ci attendiamo sbarchi di 180.000 migranti in Italia”
giovedì 16 febbraio 2017, di
Secondo Frontex potrebbero essere 180.000 nel 2017 i migranti ad arrivare in Italia provenienti dalle coste della Libia.
Questo è l’allarme lanciato da Fabrice Leggeri, direttore esecutivo di Frontex ovvero l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera. Come nel 2016 sono sbarcati in Italia circa 180.000 migranti, lo stesso numero potrebbe essere registrato anche nel 2017.
Se pensiamo che invece nel 2015 gli sbarchi di migranti furono circa 150.000, il dato degli arrivi sulle nostre si confermerebbe quindi di nuovo in aumento. Mentre in tutta Europa le cifre sono in diminuzione, in Italia invece la situazione è in netta controtendenza.
Motivo del paradosso è la chiusura della rotta balcanica, con tutti gli sbarchi che sono tornati a concentrarsi in Italia. Per Frontex quindi è massima l’allerta sulle nostre coste, con anche il ministro dell’Interno Minniti che è tornato a chiedere maggiore collaborazione all’Europa.
Frontex: “Nel 2017 potrebbero arrivare 180.000 migranti in Italia
Anche se il flusso migratorio non si è arrestato in questi mesi invernali, naturalmente sarà la bella stagione il periodo in cui si andranno a concentrare maggiormente gli sbarchi di migranti sulle nostre coste.
Nel 2016 furono 181.450 i migranti arrivati in Italia, con un aumento del 17% rispetto al 2015. Secondo Frontex, nel 2017 la cifra totale degli sbarchi nel bel paese dovrebbe rimanere pressoché la stessa dell’anno precedente.
Secondo il direttore esecutivo di Frontex Fabrice Leggeri, è necessario lavorare per un rafforzamento delle registrazioni negli hotspot e dei rimpatri. Questo è dovuto soprattutto al fatto che il 60% dei migranti previsti in Italia dovrebbero essere di natura economica.
Rendere più efficaci gli hotspot quindi per identificare in maniera più rapida ed efficiente i migranti, per poi migliorare le procedure di rimpatrio nei paesi di origine per quelle persone non in possesso dei requisiti per ottenere lo status di rifugiato politico.
Proprio in quest’ottica il governo Gentiloni è intervenuto, approvando l’11 febbraio un decreto legge sull’immigrazione. Oltre questo però il ministro dell’Interno Minniti chiede anche un aiuto concreto da parte dell’Europa.
Migranti, Minniti chiede il sostegno da parte dell’Europa
L’Italia è tornata ad essere l’approdo principale dei viaggi della speranza intrapresi ogni anni da migliaia di migranti. L’accordo firmato dall’Europa con la Turchia, con la conseguente sostanziale chiusura della rotta balcanica, ha portato ad un nuovo aumento di sbarchi sulle nostre coste.
Secondo l’accordo di Dublino, spetta al paese dell’approdo gestire l’accoglienza del migrante. Un regolamento questo che ha messo il nostro paese in forte emergenza. Per questo il ministro Minniti è tornato a chiedere all’Europa di rispettare gli accordi presi.
Il quadro delle relocation è del tutto insoddisfacente: erano stati fissati 40.000 ricollocamenti di profughi dall’Italia, ad oggi quelli operativi sono stati solo 3.200. Nelle settimane scorse, e’ stato chiuso un accordo con la Germania che ha accettato di accogliere 500 migranti al mese, tuttavia la disponibilità tedesca non risolve un problema dell’intera Europa. Faccio presente che le relocation erano obbligatorie.
Intanto con il nuovo decreto legge sull’immigrazione approvato, l’Italia punta a snellire i tempi per le procedure di richiesta di asilo politico, istituendo 14 sezioni specializzate in materia di immigrazione in altrettante città sparse su tutto il territorio italiano.