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Francia: Le Pen promette terremoto politico in Europa. "Distruggerò l’Euro"
lunedì 1 luglio 2013, di
Nello stesso momento in cui la Francia dovesse uscire, l’Euro cesserebbe di esistere. È questa la nostra forza incredibile. Cosa faranno a quel punto, manderanno i carri armati?Marine le Pen, leader del Front National francese al Daily Telegraph
Marine Le Pen, leader politico francese del partito Front National promette un terremoto politico in Francia e in Europa. Se vincerà le elezioni, ha promesso la "Giovanna d’Arco" dei nostri giorni, distruggerà l’Euro forzando una rottura dell’unione monetaria.
L’Europa è un bluff: subito al referendum
Dopo la vittoria nelle elezioni locali di Villeneuve-sur-Lot, dove il candidato di Front National ha stracciato i Socialisti al governo, Marine Le Pen promette uno stravolgimento politico nazionale perché, ha detto, "non possiamo rimanere incantati":
L’Europa è solo un grande bluff. Da un lato vi è l’immenso potere del popolo sovrano, dall’altro solo pochi tecnocrati.
A livello nazionale, nei sondaggi i partiti sono tutti al 20-21% circa, ma grazie alle elezioni di Villeneuve, roccaforte tradizionalmente socialista, il Fronte Nazionale sembra avere il vento a favore.
In un’intervista al Daily Telegraph, la signora Le Pen ha detto che, una volta messo piede nel Palazzo dell’Eliseo, il suo primo impegno sarà quello di indire un referendum sull’adesione all’Euro.
"Non riesco ad immaginare come si possa gestire la politica economica senza il pieno controllo sulla valuta nazionale", ha detto poi il leader del Fronte Nazionale, il cui programma si articola sostanzialmente in quattro punti che riguardano la valuta, il controllo dei confini, il primato del Diritto francese e quello che Le Pen chiama il "protezionismo intelligente", oppure "patriottismo economico".
Immediato il ritorno al Franco?
Quando le viene chiesto se ha intenzione di forzare immediatamente l’uscita della Francia dall’Euro, Le Penn risponde: "Sì, perché l’euro blocca tutte le decisioni economiche".
I funzionari del Fronte lavoreranno ad un piano per il ritorno al Franco francese e, a quel punto, i leader dell’Eurozona dovranno compiere una scelta: collaborare con la Francia ad un "sortie concertee" o ad una dissoluzione ordinata dell’Euro: altrimenti possono attendere il proprio destino.
L’unico timore di Le Pen è che l’unione monetaria si lasci trascinare in quello che lei stessa definisce "armageddon finanziario", ma poi aggiunge "è un rischio che bisogna correre".
Il ritorno al Franco inneggiato da Le Pen trova il suo fondamento teorico nel lavoro del Professor Jaques Sapir, economista de l’École des Hautes Études di Parigi, il quale ritiene che Francia, Italia e Spagna trarrebbero enormi benefici uscendo dall’unione economica dell’euro, potendo così ritrovare la competitività e riemergere finalmente dopo anni di depressione economica.
Secondo quest’ottica, gli squilibri tra Sud e Nord Europa hanno già oltrepassato il "punto di non-ritorno"; i tentativi di invertirne il corso hanno effetti disastrosi sull’occupazione e sul settore industriale. Inoltre, la svalutazione interna in atto come attuale strategia anti-crisi sta facendo aumentare troppo in fretta il rapporto debito/Pil.
Certo è che se la rottura dell’Euro avvenisse in maniera coordinata e controllata, i paesi ne trarrebbero sostanziali benefici. Sicuramente maggiori rispetto ad una rottura disordinata che, pur rimanendo positiva per le zone del Sud, porterebbe a disordini ed alla deflazione in Germania.
Marine Le Pen come Giovanna d’Arco?
Marine Le Pen, figlia di Jean-Marie Le Pen, è il nuovo volto politico della Francia. Madre single di 44 anni, ha operato una campagna di sdoganamento e "depurazione" del partito che ha evidentemente portato i suoi frutti. Tollerante sui diritti dei gay e sul tema dell’aborto, Le Pen figlia ha spinto ai margini del partito le correnti anti-semite, spiegando che:
I partiti politici sono come le persone: c’è la fase dell’adolescenza durante la quale si fanno cose folli, ma poi arriva la maturità. Ora siamo pronti per il potere.
È difficile comprendere adesso se, messi davanti alla scheda elettorale di un referendum, i cittadini francesi voterebbero in massa contro l’Europa, a favore del messianismo della nuova Juanne d’Arc. Eppure, il rischio c’è. Sono numerosi, infatti, gli studi che dimostrano il calo del supporto alla causa europea e i francesi potrebbero perdere definitivamente la pazienza, scatenando una di quelle esplosioni che nel corso dei secoli hanno costellato la storia della Francia.
L’emergere politico di Marine Le Pen come candidata potrebbe rivelarsi come la scossa necessaria all’Europa per forzare un cambiamento radicale nella strategia di gestione della crisi. L’asse franco-tedesco deve cessare di esistere, la Francia deve lottare per un pieno programma di rilancio e non sottostare alle dinamiche imposte da Bruxelles, è questo il messaggio forte e chiaro che arriva dal Fronte Nazionale di Marine Le Pen:
In Francia abbiamo ceduto ad un spirito di schiavitù, abbiamo dimenticato come si fa ad essere dei leader e per questo la nostra voce non si sente più.Marine Le Pen, 30 giugno 2013
Ma ora la voce della Francia comincia a sentirsi decisamente più forte. Come risponderà l’Europa?
| Dal Telegraph: France’s triumphant ’Joan of Arc’ vows to bring back franc and destroy euro |