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Forex, yuan cinese nel paniere FMI: cosa cambia per il mercato delle valute?

venerdì 4 dicembre 2015, di Mariangela Celiberti

L’entrata dello yuan nel paniere del Fondo Monetario Internazionale (FMI) dopo 35 anni potrebbe portare a dei cambiamenti sostanziali nel mercato forex.

In che modo l’entrata dello yuan cinese (CNY) nel paniere Special Drawing Rights (SDR) del Fondo Monetario Internazionale porterebbe influenzare le abitudini di investimento dei forex trader? I Broker dovranno adattarsi all’ascesa dello yuan cinese nel forex trading?

Come tutti gli eventi-rischio già prezzati nel mercato, gli investitori non hanno avuto una reazione scomposta alla notizia. Ciò che sarà interessante sapere è come reagiranno nel tempo le valute principali.

L’annuncio non ha sorpreso molto perché l’entrata dello yuan nel paniere FMI era già scontata. L’aspetto che molti invece non si aspettavano è stata la posizione irremovibile del dollaro americano date le proporzioni delle valute contenute nel paniere SDR.
Se analizziamo le quote di presenza delle diverse valute, si può constatare come l’entrata dello yuan nel paniere FMI abbia avuto un certo effetto sulle proporzioni delle valute contenute, che sono ora dollaro USA, Euro, sterlina inglese, yen e yuan cinese.

Con riferimento al dollaro USA, notiamo come la sua proporzione nel paniere del FMI sia scesa dello 0,17% al 41,73% del totale. Nonostante alcune teorie complottiste sull’inizio della fine della predominanza del Dollaro USA come valuta di riserva, se guardiamo alla lista di valute che realmente sono state influenzate dall’inclusione dello yuan cinese nel paniere del FMI, troviamo ai primi posti lo yen e le valute europee.

L’Europa perde importanza agli occhi del FMI

La crisi del debito europeo ha avuto il suo peso sull’euro. La proporzione della moneta unica europea nel paniere del FMI è scesa dal 37,4% al 30,93 %, per un calo di quasi il 6,5% del peso della valuta nel paniere del FMI. La sterlina inglese ha visto scendere la sua presenza del 3,21% arrivando all’8,09% del totale.

Inoltre, se ci fosse ancora qualche dubbio sul calo di influenza del Giappone in Asia, lo yen giapponese è infatti sceso ad una quota dell’8,33% del paniere. Questo dato è più basso di almeno un punto percentuale del valore precedente e del 2,6% rispetto alla presenza dello yuan chinese che è al 10,92%.

Il futuro dello yuan nel mercato del Forex

L’inclusione dello yuan nel paniere FMI è fissata per il mese di ottobre del 2016, ma l’impatto sarà probabilmente avvertito nei mercati finanziari e da un punto di vista geopolitico nei prossimi dieci anni.

Jason Daw, capo della Currency Strategy in Asia di Societe Generale, ha sottolineato che:

“Qualsiasi reazione positiva dell’inclusione dello yuan tra le riserve del Fondo Internazionale Monetario è probabilmente a breve termine, dato che l’evento era già stato prezzato."

E i movimenti del mercato il giorno dopo la notizia hanno confermato questo concetto, anticipando che le implicazioni della scelta del FMI saranno avvertita nel prossimo trimestre, se non tra qualche anno.

Guardando alle dinamiche dei mercati, lo yuan cinese non è ancora una moneta fluttuante e un aumento delle dinamiche di movimento nel prezzo dello yuan non avverrà finché i controlli sul capitale non saranno rimossi e lo yuan non verrà lasciato libero di oscillare.

Ad alcune banche centrali potrebbe essere richiesto di possedere una quantità maggiore delle loro riserve in yuan cinesi, ma questo processo sarà graduale e avrà luogo solo in quei paesi che hanno una grande esposizione al trade sulle valute. Questo significa che i Reserve Manager che stanno cercando di acquistare la valuta cinese provengono per la maggior parte da paesi asiatici, dato che lo yuan cinese non è molto utilizzato per i pagamenti all’infuori dell’Asia.

Come hanno evidenziato gli analisti della HSBC,

“I market player vorrebbero una maggiore volatilità della valuta cinese; ma l’inclusione nel paniere FMI non significa necessariamente che lo yuan sarà più forte.”

La PBOC non vuole ancora volatilità sullo yuan

La People’s Bank of China (PBOC) ha suggerito che non intende perdere l’influenza sulla valuta in futuro.
In un comunicato, il capo della State Administration of Foreign Exchange e vice direttore della PBOC Yi Gang ha detto che:

"non c’è bisogno di preoccuparsi su una svalutazione dello yuan dopo la sua inclusione nel paniere FMI. Non ci sono motivi per una svalutazione grazie al tasso di crescita della Cina, il surplus sulla bilancia e la continua crescita negli investimenti diretti esteri.”

Per il governo cinese, il fine ultimo è rendere la moneta libera di oscillare. Yi Gang ha aggiunto:

“Durante la transizione da una fluttuazione controllata a una fluttuazione libera, la Cina avrà un approccio graduale e prudente."

Per riassumere, la decisione del governo cinese di offrire disincentivi agli speculatori sulla valuta non verrà modificata presto.
Avremmo bisogno di vedere molti più cambiamenti in Cina tali da rendere lo yuan una valuta dal peso rilevante nel mercato del forex come il dollaro statunitense, l’euro e lo yen giapponese.

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