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Forex: yuan entra nel paniere FMI, ma nel 2016 potrebbe svalutarsi
giovedì 3 dicembre 2015, di
Lunedì il Fondo Monetario Internazionale ha annunciato la propria decisione, comunque già ampiamente scontata sui mercati finanziari, di inserire lo yuan cinese nel paniere di valute di riserva, ovvero gli Special Drawing Rights (SDR). L’istituto monetario di Washington ha considerato la crescente importanza del renminbi nel commercio internazionale, il peso della Cina nell’economia mondiale (oggi è la seconda potenza dietro gli Stati Uniti) e l’impegno della banca centrale di Pechino a lasciar fluttuare sempre più la propria valuta.
Nel breve periodo, nonostante la frenata economica del gigante asiatico, la People’s Bank of China ha fatto intendere di volersi impegnare per evitare nuove forti svalutazioni come quella di agosto scorso, in grado di creare shock enormi sull’andamento dei principali asset finanziari. La PBOC ha dichiarato di gradire uno yuan più stabile, su livelli di mercato “ragionevoli ed equilibrati”. Insomma l’istituto centrale di Pechino sembrerebbe intenzionato a non svalutare il renminbi, nonostante in questa fase potrebbe essere necessaria una moneta più debole per rilanciare l’economia.
I broker e le banche d’affari non sono però convinti che lo yuan possa mantenersi attorno ai valori correnti nei prossimi mesi. Le attese sono per un deprezzamento medio nell’ordine del 5-6%, anche se non dovrebbero più esserci scossoni come quelli avenuti la scorsa estate. Secondo Ubs, la Cina promuoverà uno yuan più debole nel lungo periodo, ma la svalutazione dovrebbe essere “graduale e opportunistica”. La banca d’affari elvetica ritiene che nel 2016 la moneta di Pechino perderà il 5% sul dollaro americano. Intanto sul mercato offshore di Hong Kong, lo yuan viene scambiato attorno ai minimi degli ultimi due mesi e mezzo rispetto al biglietto verde.