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Forex: yen stabile è importante per il Giappone secondo Kuroda (BoJ)
mercoledì 17 settembre 2014, di
Ieri notte il governatore della Bank of Japan, ovvero Haruiko Kuroda, ha dichiarato che il recente marcato movimento ribassista dello yen nei confronti del dollaro americano non è necessariamente un evento negativo per l’economia del Giappone. Kuroda ritiene che si tratta semplicemente di una naturale conseguenza del miglioramento dell’economia statunitense e comunque rientra nelle consuete fluttuazioni dei tassi di cambio che vanno a riflettere il quadro economico-finanziario corrente.
Le parole del numero uno della banca centrale di Tokyo arrivano dopo le polemiche esplose in Giappone per l’eccessiva debolezza dello yen, che comporterebbe maggiori costi alle aziende importatrici di carburante e altre materie prime. Le aziende scaricherebbero poi i costi sui consumatori finali, già alle prese con l’aumento dell’Iva dal 5% all’8% (è atteso un nuovo incremento al 10% entro fine anno). Kuroda ha cercato comunque di gettare acqua sul fuoco.
Infatti il governatore della BoJ ha sottolineato che per le aziende giapponesi “la stabilità dei tassi di cambio è estremamente importante”. Dal canto suo Kuroda ha assicurato che l’istituto centrale di Tokyo farà sempre del suo meglio per garantire la stabilità monetaria, mentre l’andamento del tasso di cambio può dipendere da numerose variabili (ad esempio gli alti e bassi delle economie più importanti in Europa, America e Asia).
E’ chiaro che la BoJ non può far molto per evitare il deprezzamento dello yen nel medio periodo, in quanto la politica monetaria ultra-espansiva varata quasi un anno e mezzo fa era orientata proprio alla svalutazione competitiva della divisa nipponica sui mercati internazionali allo scopo di rilanciare l’economia in stagnazione e per far lievitare il tasso di inflazione verso il 2% (uscendo da uno scenario deflattivo che durava ormai da 15 anni).
Sul forex il tasso di cambio USDJPY si mantiene sopra quota 107 e pochi giorni fa ha raggiunto area 107,40, toccando il massimo più alto dal 2008. Negli ultimi due anni il biglietto verde ha guadagnato il 37% nei confronti dello yen, che si è svalutato molto anche contro euro, sterlina e altre valute del G-10. Il cross EURJPY, invece, quota in area 138,80, ma cinque giorni fa ha toccato il massimo più alto degli ultimi due mesi a 139,20.